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AFGHANISTAN, ELEZIONI: COMMISSIONE VALUTERÀ ACCUSE DI IRREGOLARITÀ

Una commissione composta da tre rappresentanti delle Nazioni Unite valuterà tutte le accuse di irregolarità nelle presidenziali di sabato scorso in Afghanistan che saranno presentate entro il pomeriggio di mercoledì prossimo. Lo ha deciso l’‘Organismo congiunto di gestione delle elezioni’ (Jemb), lasciando così intendere che il conteggio delle schede elettorali non potrà cominciare prima di quell’ora e quella data. I tre membri della commissione – un ex-diplomatico canadese, un esperto di elezioni svedese e un terzo componente che deve essere ancora nominato – prenderanno in esame gli eventuali casi di scorrettezze e brogli.

Il Jemb ha spiegato che prima verranno controllate le scatole con le schede elettorali provenienti da zone dove sono stati registrati reclami e, una volta isolati i contenitori ‘sospetti’, si procederà con il conteggio del resto delle preferenze. A formulare le accuse di brogli e sollecitare una nuova votazione erano stati, mentre le elezioni erano in corso, 15 candidati alla presidenza del Paese, tutti rivali di Hamid Karzai, l’attuale capo di Stato insediato al potere dagli Usa, la cui riconferma appare molto probabile. I candidati hanno avanzato il sospetto che numerosi afgani abbiano votato più volte, perché l’inchiostro con cui era stato marcato il loro dito, in teoria indelebile per almeno una settimana per impedire a un’unica persona di esprimere più preferenze, è risultato invece facilmente lavabile.Misna