Toscana
CINA, NUOVE VIOLENZE CONTRO I CRISTIANI PROTESTANTI
La polizia cinese ha arrestato il 20 marzo il pastore protestante Lian Changnian mentre conduceva uno studio biblico in una chiesa domestica di Xiantao, nell’Hubei, davanti a circa 100 fedeli. Dopo l’arresto Lian è stato portato nel carcere cittadino, dove è tuttora rinchiuso. Lo denuncia la China Aid Association (Caa), un’organizzazione non governativa con base negli Stati Uniti che opera per la libertà religiosa in Cina.
La stessa organizzazione sottolinea che sono ancora in carcere altri 15 protestanti che guidavano congregazioni domestiche, arrestati il 13 marzo scorso nella contea di Wen, nell’Henan. Fra loro vi è una evangelista 15enne.
Dopo l’arresto, la polizia ha usato contro di loro manganelli elettrificati e uno dei 15, il pastore Li Gongshe, è stato portato d’urgenza all’ospedale di Mengzhou per una costola rotta che gli impediva di respirare. Il pastore è tuttora ricoverato, mentre non si hanno notizie di sei arrestati. L’accusa per tutti loro è quella di essere dediti ad un culto malvagio ed illegale.
Due famosi avvocati cinesi, Zhang Xingshui e Fan Yafeng, hanno accettato di occuparsi della loro difesa: Zhang è il direttore dello studio legale Jingding, di Pechino, mentre Fan è professore di Diritto costituzionale all’Accademia cinese delle Scienze sociali.
Il mese scorso una campagna aveva preso di mira delle chiese non ufficiale del Xinjiang, portando all’arresto di diverse decine di responsabili cristiani. Lunedì, sono state arrestate altre due persone nello Shanxi, mentre altri tre pastori sono stati fermati all’inizio di marzo.