Toscana

INCIDENTI LAVORO, UN MORTO E UN FERITO GRAVE IN DUE INCIDENTI IN CANTIERI EDILI

Infortunio mortale sul lavoro questa mattina a Campi Bisenzio, nella zona di Capalle. Un operaio, Michele Picciallo, 37 anni, di Gravina di Puglia (Bari), è morto stamani mentre lavorava in un cantiere edile di Capalle, a Campi Bisenzio. Secondo una prima ricostruzione, l’incidente sarebbe avvenuto mentre suonava la campanella che annunciava la pausa per il pranzo. L’uomo sarebbe caduto da un’altezza di circa tre metri, battendo la testa contro lo spigolo di un solaio. Il decesso è avvenuto sul colpo. Sul posto personale del 118, carabinieri e tecnici del servizio prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro della Asl 10. Sempre stamani un operaio romeno di 32 anni è caduto da un’impalcatura di un cantiere in via dei Renai a Firenze, facendo un volo di dieci metri. L’ incidente è avvenuto intorno alle 12. L’operaio è stato trasportato all’ospedale della SS. Annunziata a Ponte a Niccheri in gravissime condizioni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.“Le imprese hanno il dovere morale di farsi carico del susseguirsi di queste tragedie sul lavoro, non possono continuare a far finta di niente.” A dirlo è Ciro Recce, responsabile sicurezza della segreteria regionale Cisl della Toscana. “Un morto e un ferito gravissimo nel giro di pochi minuti in provincia di Firenze, per due incidenti sul lavoro praticamente identici, due operai caduti dall’alto di un’impalcatura –dice Recce-. Ieri un incidente analogo si era verificato a Montecatini, con un operaio trasportato d’urgenza a Careggi con l’elisoccorso. Tragedie di un lavoro che ha bisogno di più rispetto delle regole e più cultura della sicurezza. Tragedie che da un lato impegnano chi di dovere a fare in fretta nel rendere operativa la nuova legge regionale sugli appalti pubblici per la quale ci siamo battuti e che la giunta ha finalmente elaborato e che chiamano in causa le imprese. Le imprese oggi hanno il dovere morale di farsi carico di queste tragedie. Non si può parlare di fatalità, non basta più il cordoglio. Gli imprenditori debbono accettare di ridiscutere un’organizzazione del lavoro che continua a fare vittime e impegnarsi con noi per la diffusione di una cultura della sicurezza che anche in Toscana è deficitaria ed ha bisogno di informazione e formazione, per i lavoratori e per gli stessi imprenditori.”