Educazione integrale della persona, riconoscimento del fatto religioso nella sfera pubblica, sviluppo delle città e protezione dell’ambiente: questi i temi al centro dell’intervento che mons. Francesco Follo, osservatore permanente della Santa Sede presso l’Unesco, ha pronunciato il 22 ottobre durante la 34ª sessione della Conferenza generale Unesco in corso a Parigi. Nel suo discorso, diffuso oggi dalla Sala stampa vaticana, mons. Follo avverte che occorre inserire l’educazione dei giovani e degli adulti tra le priorità della comunità internazionale, poiché si tratta di uno degli aspetti essenziali della promozione delle persone e dei popoli, così come dello sviluppo della cultura e della pace. Particolare attenzione va riservata al continente africano dove è ancora elevato il numero di persone, soprattutto giovani e bambini, prive di accesso all’istruzione primaria. Nulla cambierà realmente nel nostro mondo è l’avvertimento di mons. Follo – se non verrà garantito a tutti l’accesso ad un sistema educativo di qualità. Per l’osservatore vaticano l’educazione deve essere integrale; non solo intellettuale, ma anche umana e morale perché lo sviluppo autentico della persona si può conseguire solo nel riconoscimento dell’essere integrale e della dignità di ciascuno.Sir