Toscana

Infertilità femminile, presentata a Firenze terapia efficace con uno «zucchero»

L’ infertilità è un problema nazionale che affligge almeno una coppia su cinque, ha dichiarato il Ministero della Salute, che ha attivato un Piano Nazionale1 di assistenza sanitaria per abbattere le barriere fisiche e culturali che ostacolano la ricerca di un figlio. Le cause sono numerose e di diversa natura e possono riguardare sia uomini che donne, oppure la coppia.

Tra le donne, il motivo più frequente di mancato concepimento è rappresentato dalla Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS), una complessa patologia che colpisce fra il 5% e il 10% di queste in età riproduttiva. (Nei restanti casi, la sterilità è dovuta ad alterazioni tubariche, malattie infiammatorie pelviche, fibromi uterini ed endometriosi). Nuovi studi scientifici, presentati oggi a Firenze nell’ambito del World Pediatric and Adolescent Gynecology Congress (25-28 giugno), mettono in luce l’effetto positivo dell’inositolo nelle donne affette da PCOS e la sua capacità di migliorare la qualità ovocitaria nelle donne e quindi, la fertilità.

Protagonisti dell’incontro, i due pionieri degli approfonditi studi sulla molecola Vittorio Unfer, Professore di Ostetricia e Ginecologia all’Università IPUS Istituzione di Alta Formazione di Chiasso in Svizzera e John E. Nestler, Professore di Medicina al Dipartimento di Medicina Interna, Virginia Commonwealth University. Il produttivo dibattito scientifico e la «corrispondenza epistolare» tra i due, pubblicata sulla rivista Gynecol Endocrinol, 2015 (impact factor: 1.33) ha portato ad un ulteriore traguardo verso la comprensione dei meccanismi della PCOS e dell’efficacia terapeutica degli inositoli.