Toscana
Misericordie, assemblea regionale: impegno e servizi in tutta la Toscana
«La sfida per la Federazione delle Misericordie è quella di saper rispondere in maniera omogenea su tutti i territori della Toscana, anche quelli più periferici e distanti con la stessa offerta di servizi e impegno a favore delle nostre comunità; una sfida tanto più importante oggi che il pubblico arretra drammaticamente sotto la scure dei tagli economici». Lo ha detto il presidente della Federazione regionale delle Misericordie della Toscana, Alberto Corsinovi, nella sua relazione all’Assemblea della più antica e numericamente più importante realtà del volontariato della Toscana, in corso a Portoferraio.
«Se però – ha aggiunto Corsinovi – essere presenti è più agevole nei territori urbanizzati e facilmente accessibili, diventa di gran lunga più difficile sui territori periferici. Per questo è fondamentale il rafforzamento del vincolo associativo tra le Misericordie della Toscana. Con un’attenzione particolare affinché lo stile delle Misericordie, secondo la raccomandazione del Papa, lo si riesca a rilanciare in maniera concreta, al di là dei proclami».
rappresentanti delle 310 Misericordie della Toscana hanno scelto Portoferraio per l’Assemblea perché proprio nel 2016 la locale Misericordia compie 450 anni di vita e di attività a servizio della comunità di cui è espressione. I lavori sono stati aperti proprio dal saluto del sindaco di Portoferraio Mario Ferrari e delPresidente della Misericordia di Portoferraio Simone Meloni.
Un riconoscimento forte dell’impegno delle Misericordie è venuto anche dall’assessore regionale alla protezione civile Federica Fratoni, intervenuta ai lavori di questa mattina. «Le Misericordie – ha detto – costituiscono un pezzo fondamentale e irrinunciabile del sistema di protezione civile. Ma ciò vale più in generale per il sanitario, per il sociale, per l’accoglienza agli immigrati. Credo che il rapporto tra la Regione e il volontariato funzioni molto bene.» «I vostri ragazzi – ha detto poi Fratoni parlando dell’intervento nelle zone terremotate del Centro Italia – hanno riportato umanità e speranza dove c’era disperazione. Ora, dopo l’emergenza, si apre una fase nuova e anche qui il pubblico non è in grado di mettere in campo tutto quello che serve: i vostri progetti e il vostro contributo saranno preziosi». Al momento sono un centinaio i volontari delle Misericordie ancora impegnati nelle zone colpite dal sisma, nei campi della Regione Toscana a Musicchio e Cornillo nuovo e in quello nazionale delle Misericordie a S. Angelo di Amatrice.
Nel pomeriggio,
L’assessore ha poi definito «indispensabile» il contributo delle Misericordie e del volontariato alla sanità toscana: «Lo abbiamo visto anche in occasione del terremoto ad Amatrice, – ha aggiunto – l’apporto straordinario del volontariato toscano che ha dato un segnale di grandissima competenza, capacità prontezza. Eravamo lì tra i primi. Il campo della Toscana anche sotto il profilo sanitario è in quei luoghi un esempio a cui si rivolgono tutti per grande efficienza e competenza e quindi sicuramente credo che sia un dialogo indispensabile».
Alle ore 11, nel Duomo di Portoferraio in programma la Messa, presieduta da monsignor Carlo Ciattini, vescovo di Massa Marittima-Piombino, con la cerimonia di vestizione di vari fratelli e sorelle di Misericordie toscane. Al termine della Messa verrà benedetta la nuova ambulanza della Misericordia di Portoferraio.