Scuola e università

Mattarella, “La Pira e la visione profetica del mondo”

In occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2023/2024 dell’Università degli Studi di Firenze, che quest’anno coincide anche con il centenario dell’ateneo, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha presenziato alla cerimonia svoltasi stamani presso il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.

Terminati i saluti istituzionali del sindaco Dario Nardella, che ha sottolineato la grande importanza dell’ateneo fiorentino nella formazione di intelligenze intrecciate indissolubilmente ai progetti del territorio, è stata poi la volta del Presidente della regione Eugenio Giani, il quale ha invece elogiato l’operato della Rettrice Alessandra Petrucci nel cui lavoro la Toscana si riconosce.

Terminati i numerosi interventi, è stata la volta del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Espresso un saluto “particolarmente intenso” rivolto alle studentesse e agli studenti, accompagnato a un augurio per i loro studi, il Presidente ha ricordato che il centenario è solo il tratto più recente della storia accademica di Firenze, confermando quindi quanto detto sia da Giani che da Nardella.

Il Presidente Mattarella si è poi soffermato su Piero Calamandrei e Giorgio La Pira, rifacendosi al discorso della Rettrice Petrucci, dei quali dice “fanno pensare al grande rigore costituzionale il primo e alla visione non illusoria, ma coraggiosa e profetica del mondo e delle sue prospettive, il secondo”.

Sempre con riguardo alle tre parole scelte per questa inaugurazione dalla Rettrice, “inclusione, incremento e impegno”, quest’ultimo inteso come adempimento del dovere, afferma che “sono un felice richiamo alla sostanza della vita accademica”, della quale come ha ricordato il rappresentante delle studentesse e degli studenti Carlo Spadoni “ha dimostrato come gli studenti avvertano l’importanza dell’insegnamento inteso come elemento di una comunità di studio, insegnamento, ricerca”.

La “buona condizione” diviene dunque ciò che l’ateneo deve fornire. È proprio questa comunità che “consente di lanciare poi nel protagonismo della vita i nostri giovani”.

Il Presidente Mattarella ringrazia nuovamente Spadoni per aver rimarcato e non dimenticato la centralità della persona umana. In riferimento all’intervento di Simonetta Cheli (Direttrice Programmi di Osservazione sull’Agenzia della Terra dell’Agenzia Spaziale Europea), la quale insieme all’Agenzia Spaziale Europea si occupa di spazio e di diffondere conoscenza dei cambiamenti climatici e più in generale della terra, una conoscenza questa “ancora ridotta, anche perché viene dissipata abitualmente gran parte del tempo, delle energie e delle risorse nel competere e nel combattersi e cercare di distruggersi, quando vi sono per l’umanità sfide e traguardi necessariamente comuni”.

Ma la relazione della Cheli è importante perché “ha sottolineato come nello spazio si svolga un’attività richiedente strumenti sempre maggiori di conoscenza, e se c’è un messaggio importante in questo momento è che lo spazio rimanga un ambito collaborativo di conoscenza scientifica, di fronte a tentativi di fare uno spazio di interventi commerciali, se non addirittura come qualche cenno fa temere, di competizione militare”.