Vita Chiesa

Sindone: ieri il cammino delle Confraternite, segno di speranza e solidarietà

I 10mila partecipanti si sono ritrovati in piazza Arbarello, dove la Messa presieduta da monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino e custode pontificio del Telo, ha preceduto l’inizio della sfilata. Intanto – prima e dopo la processione – il passaggio davanti alla Sindone ha costituito il cuore dell’incontro. Le Confraternite sono giunte da tutta Italia: Piemonte e Umbria, Sicilia e Lombardia, Abruzzo, Lazio, Sardegna, Marche, Toscana e Liguria. «Voi siete i semi della speranza che Dio porta all’uomo – ha affermato mons. Nosiglia nella sua omelia -. Campioni di devozione popolare e testimoni del Vangelo e della carità e della misericordia che tutti dobbiamo portare ai nostri fratelli. Manifestazione di quell’amore più grande che è motto e centro di quest’ostensione». Le 100 Confraternite che hanno preso parte al Cammino, sin dal Medioevo, affiancano la Chiesa nei compiti di sostegno e assistenza ai bisognosi. «Instaurano relazioni autentiche, costruiscono ponti di solidarietà, di riconciliazione e di misericordia», ha detto mons. Mauro Parmeggiani, assistente ecclesiastico della Confederazione delle Confraternite delle diocesi d’Italia.

«Di fronte alle difficoltà di ieri e di oggi, a conforto delle debolezze e fragilità umane, portiamo il nostro aiuto, con coerenza e impegno cristiano – ha precisato mons. Parmeggiani -. Stiamo lavorando sull’evangelicità e sulla missionarietà, secondo l’invito di Papa Francesco. Cerchiamo di dare così autentica interpretazione a questo amore più grande cui siamo chiamati». I progetti della Confederazione sono articolati. Ci sono Confraternite che curano gli oratori o collaborano con centri di adozioni a distanza, altre gestiscono mense per i poveri e banchi alimentari, aiutano anziani e malati, portano conforto alle persone sole, collaborano alla manutenzione di chiese antiche e cimiteri, si occupano dell’accompagnamento dei defunti nel corso delle cerimonie funebri. «Nei lunghi secoli della nostra esistenza abbiamo saputo evolverci, adeguare il nostro servizio alle esigenze della società in mutamento – ha osservato Francesco Antonetti, presidente della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia -. E, quanto è più importante, aggreghiamo sempre più giovani, che rappresentano il nostro futuro, la certezza della nostra continuità».