Vita Chiesa

Congresso eucaristico, card. Bagnasco: «non siamo soli nelle tempeste»

A salutarla, l’applauso dei circa 900 partecipanti al Congresso eucaristico nazionale di Genova, che stanno vivendo uno dei momenti culminanti del Cen. A bordo della motovedetta che in tre anni ha salvato 1.500 migranti, nelle operazioni nel Mediterraneo e in particolare a largo di Lampedusa, il Santissimo Sacramento, accompagnato da monsignor Alberto Tanasini, vescovo di Chiavari, e accolto dalle note dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice, dal suono delle sirene e dagli spruzzi d’acqua. Poi i canti della schola cantorum diretta da monsignor Marco Frisina. La motovedetta, circondata da 12 gozzi, ha sostato davanti all’Acquario, poi è iniziata l’adorazione eucaristica che si è conclusa con la benedizione eucaristica.

«Adorare è riconoscere con gioia, fino alle lacrime – ha esordito il Cardinale nella sua omelia – il primato di Dio e, quindi, la verità di ciò che siamo, piccole creature, ma creature amate». «Adorare – ha proseguito – è lasciarci guardare da Lui, che conforta e incoraggia, illumina e sostiene; Lui, che resta con noi sempre e che ci è così prossimo da farsi trovare a portata di cuore». «L’adorazione eucaristica – ha spiegato – ci consegna uno ‘stare’ alla presenza di Colui che ci vuol bene e che ci conosce per nome. E questo basta a sentire che non siamo soli nelle tempeste, che siamo importanti per qualcuno, che siamo avvolti da un abbraccio d’amore. questo basta a rendere buona e giusta la vita». «Nessuno dica: non so pregare, non so cosa dire, la mia fede è troppo povera e distratta», l’invito del cardinale, che ha paragonato la presenza eucaristica ad una «lanterna che rischiara la notte e vede finalmente il porto verso il quale dirigere il suo andare».

Dal mare alla cattedrale. È il secondo momento dell’adorazione eucaristica solenne al Porto Antico, culmine della terza giornata del Congresso eucaristico nazionale. Mentre la motovedetta 288 della Guardia Costiera stava attraccando davanti all’Acquario di Genova, si è formata la processione con cui i vescovi, i cardinali e i sacerdoti delegati stanno portando il Santissimo alla cattedrale di San Lorenzo, già meta della processione della prima giornata del Cen, dopo la messa di inaugurazione di piazza Matteotti. E proprio a piazza Matteotti si svolgerà questa sera la festa dei giovani, con l’annuncio della «missione dei giovani ai giovani», che avrà inizio a Genova nell’autunno. La cassa argentea che racchiude il Santissimo viene intanto portata in processione, a spalla, dai lavoratori genovesi e da una squadra delle Confraternite, il baldacchino e le torce dalle Confraternite. Quando il Santissimo Sacramento è stato portato a terra, ha ricevuto il saluto del picchetto d’onore. I fedeli nell’area del Porto Antico hanno seguito la processione attraverso i maxischermi.

Dopo aver attraversato i vicoli di Genova, la processione guidata dall’inviato speciale del Papa, il cardinale Angelo Bagnasco, è arrivata in cattedrale e ha attraversato la Porta Santa. Dopo la reposizione del Santissimo Sacramento, il «popolo» del Cen può da ora in poi fare altrettanto, associandosi al gesto giubilare. Tutta la cerimonia di adorazione eucaristica al Porto Antico è stata pensata sul «modello» di quella analoga del 1923, quando il Santissimo è arrivato a bordo del Bucintoro, la barca dei Dogi di Venezia.