Italia

Agli inventori dei «condomini solidali» il San Valentino delle famiglie

A Villapizzone (Milano) hanno costituito una delle prime esperienze, in Italia, di condominio familiare. Danila e Massimo Niccolai, sollecitati dal nostro Andrea Fagioli, si sono raccontati domenica scorsa alla Leopolda (Pisa) poco dopo aver ricevuto il premio del San Valentino delle famiglie.

L’idea – benedetta anche dal vicepresidente della Regione Toscana Angelo Passaleva – suonava come una provocazione: riscoprire una tradizione che voleva Valentino, vescovo di Terni, costruire le doti per quelle ragazze povere che altrimenti non avrebbero potuto sposarsi. E tirar fuori da una prospettiva meramente commerciale il giorno di San Valentino, recuperandolo nel suo significato di festa della famiglia.

Sono state molte, domenica scorsa, a raccogliere l’invito di consultorio familiare Ucipem di Pisa, unione cattolica stampa italiana (Ucsi) settimanale «Toscana Oggi» ed Ac diocesana per il San Valentino delle famiglie.

Una festa «formato» famiglia: animata dal bravissimo clown Cristiano Masi, in arte Rufus, che con le sue magie, i suoi mimi e le sue gags ha tenuto incollati nella sala prove genitori, figli, sacerdoti e suore. Un recital dei giovani della parrocchia dei santi Pietro e Paolo di Livorno (dal titolo «Un genio in famiglia») ha offerto spunti di riflessione sul ruolo di genitori e figli.

Un talk show dal provocatorio titolo «Ma in casa non si timbra il cartellino» ha dato il via ad un ragionamento sulla qualità del tempo speso in famiglia. Sono stati i ragazzi dell’istituto di scienze sociali Eugenio Montale di Pontedera a presentare i risultati di un sondaggio somministrato a trecento famiglie della provincia di Pisa. Sondaggio da cui emerge come, in media, la famiglia si ritrova tutta insieme dalle 3 alle 5 ore al dì, tempo giudicato dai più insoddisfacente. Tempo trascorso in parte di fronte alla tv (1-2 ore al giorno). Argomenti principali del dialogo: problemi personali, la scuola, l’educazione dei figli, molto di più, ad esempio, della politica e della gestione del denaro. Oltre il 60% delle famiglie sostiene di frequentare assiduamente altre famiglie, specie nel week-end o alla domenica.

Ma di fronte alla tv c’è scambio tra genitori e figli? Si è chiesto il sociologo Massimo Ampola. E quante, invece, sono le tv in camera dei figli? Si è chiesto invece Isabella Poli, membro del comitato per l’applicazione del codice tv e minori e della commissione minori e programmazione Rai, che ha sottolineato come oltre due milioni di bambini guarda la tv ben oltre la fascia protetta.

Dal sondaggio arriva anche un’altra conferma: la figura di riferimento per il dialogo è la mamma, con il padre si gioca e si partecipa ad eventi sportivi. «Questa indagine l’abbiamo fatta anche tra supporters del Livorno. Anche i picchiatori si confidano di più con le mamme» ha commentato Ampola.

Il ragionamento è poi scivolato sui modelli di famiglia che passano in tv (rispecchiano la realtà od obbediscono ad interessi dei pubblicitari? Ma qui il discorso ci porterebbe lontano).

Ai relatori ed alla famiglia vincitrice i promotori dell’iniziativa hanno fatto dono di un gadget assolutamente in sintonia con il tema dell’iniziativa: un orologio artistico od una sveglia… capace di segnare il tempo delle giornate.A.B.Nella foto, il fumettista Alberto Magnolfi con il logo del San Valentino delle famiglie

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I tempi della famiglia