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G8, CARITAS INTERNATIONALIS E CIDSE: PER ESSERE CREDIBILE MANTENGA PROMESSE

Il G8 che si svolgerà dall’8 al 10 luglio all’Aquila “deve dimostrare una reale leadership nella volontà di lottare contro la povertà. Se fallisce, sancirà la sua irrilevanza”: lo afferma oggi una nota congiunta di Caritas internationalis e Cidse, le sue reti cattoliche che riuniscono 165 Caritas nazionali e numerose agenzie umanitarie. A causa della crisi, si legge, “altre 100 milioni di persone diventeranno povere”, mentre non “ci sono progressi” nelle negoziazioni in vista del Vertice sul clima a Copenaghen il prossimo dicembre. In più, “con la scusa della crisi, i Paesi del G8 hanno diminuito gli aiuti allo sviluppo, soprattutto l’Italia e la Francia”. Al contrario, evidenziano Caritas e Cidse, “le spese militari mondiali hanno raggiunto la nuova cifra massima di 1,4 trilioni di dollari nel 2008”. “Se il G8 vuole riguadagnare credibilità – afferma Lesley Ann Knight, segretaria generale di Caritas internationalis – dovrà mantenere le promesse fatte in passato”. Altrimenti, aggiunge, “sarebbe come rubare ai poveri per dar da mangiare ai ricchi”. A proposito dei cambiamenti climatici si chiede ai G8 di “tagliare almeno il 40% delle emissioni di gas serra entro il 2020”. Il 3 luglio una delegazioni di vescovi da Sud e Nord del mondo con rappresentanti della Cidse ha incontrato alcuni ministri italiani per presentare una “Agenda della speranza” con punti concreti contro la povertà.Sir