Italia

POVERTA’ IN ITALIA: LE ACLI PROPONGONO IL RILANCIO DELLA «SOCIAL CARD»

“Alla luce dei dati allarmanti diffusi oggi dalla Caritas, appare sempre più urgente l’attivazione di nuove politiche di contrasto alla povertà, a partire dal rilancio della social card, lo strumento introdotto dallo stesso Governo ormai quasi due anni fa”: è il commento del presidente nazionale delle Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani) Andrea Olivero, che ha voluto anche richiamare la proposta avanzata dalle Acli la scorsa primaveradi una “nuova social card” di importo maggiorato ed estesa a tutti i cittadini poveri, senza limiti di età né preclusioni verso gli stranieri stabilmente residenti. “L’ampiezza del disagio sociale registrato dalla Caritas – spiega Olivero – richiede un intervento strutturale. La social card ha rappresentato, pur con tutti i suoi limiti, la prima misura nazionale contro la povertà introdotta in Italia. Se non vogliamo che sia un’occasione sprecata, la social card va stabilizzata, potenziata e integrata con la partecipazione degli Enti locali e del Terzo settore”. Le Acli propongono l’aumento del contributo mensile da 40 fino a 133 euro di media, per un totale di 2milioni e 400mila potenziali destinatari. La spesa prevista sarebbe di 665 milioni di euro all’anno per tre anni. “L’Italia – ricordano – resta l’unico Paese dell’Unione, con Ungheria e Grecia, ad essere privo di una misura universale di contrasto alla povertà assoluta».Sir