Lettere in redazione

Referendum, una manovra per falsare il sondaggio

Da amici militanti in partiti di sinistra ho appreso che in alcune case del popolo hanno suggerito di votare il sondaggio sul referendum di Toscanaoggi per dare l’impressione che molti cattolici si recheranno a votare sì. C’è da attendersi che presto, come già successo in passato, comparirà un articolo strumentale su «L’Unità». Sarebbe opportuno avvisare in anticipo i lettori.Lettera firmataFirenze Quando abbiamo deciso di sottoporre a sondaggio on line un tema delicato come quello dei referendum sulla legge 40 eravamo consapevoli anche dei rischi che questo poteva comportare. Anche perché se è presumibile che il settimanale cartaceo finisca in mano per lo più a dei cattolici, molto più variegato è l’universo dei cybernauti che si imbatte col nostro sito, magari attraverso un motore di ricerca, o su sollecitazione di altri siti. Da parte nostra avremmo vigilato che i voti fossero «reali» e provenienti, nei limiti del possibile, da persone diverse. Utilizzando il controllo dei cookies, il voto on line su Toscanaoggi è permesso soltanto una volta da quello stesso utente, entro un determinato lasso di tempo. Sistema non infallibile, perché, con una certa fatica e un po’ di perizia informatica si può tentare di aggirarlo. E qualcuno ci ha anche provato, come abbiamo visto dai report dettagliati sugli accessi al sito. Ma finora senza riuscire ad alterare l’esito. Ad oggi, infatti, oltre il 51% si è espresso per l’astensione. Segno che oltre alle case del popolo… si è mobilitata anche qualche parrocchia.Claudio Turrini

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