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ATTENTATI IN NIGERIA: MONS. ONAYEKAN (ABUJA), NON UN CONFLITTO RELIGIOSO MA ATTI CRIMINALI

«Gli attacchi avvenuti domenica a Jos e a Biu sono vere tragedie, ma non deve passare l‘idea che i cristiani nigeriani si sentano sotto attacco. Purtroppo il governo non riesce a eliminare i terroristi o a limitare la loro attività e francamente non so spiegarmene il motivo». Mons. John Onayekan, arcivescovo della capitale nigeriana Abuja, commenta così a Radio Vaticana gli attentati di ieri nel Paese africano, dove a Jos un terrorista suicida si è fatto saltare in aria nella Christ Chosen Church e a Biu un commando ha aperto il fuoco contro i fedeli che partecipavano a una funzione. Attentati, prosegue mons. Onayekan, che «non sono il segno di un conflitto religioso, ma sono causati da un gruppo di criminali che fingono di avere interessi religiosi ma che in realtà non sono condivisi dalla maggioranza di musulmani nigeriani». È quindi «tutto il Paese a essere attaccato – conclude -. In questi assalti, infatti, non muoiono solo cristiani, ma anche tanti altri innocenti. Preghiamo affinché il Signore dia pace ai defunti ma possa anche cambiare il cuore di questi criminali che gridano il nome di dio ma sono blasfemi e causano tanto dolore agli altri». (Sir)