Toscana
BOMBE A GRAPPOLO, IMPEGNO DI 46 PAESI PER MESSA AL BANDO ENTRO 2008, MA USA DICONO NO
Una dichiarazione d’intenti per siglare entro il 2008 un trattato internazionale giuridicamente vincolante che vieti l’uso, la produzione, il trasferimento e l’immagazzinamento delle bombe a grappolo che causano danni inaccettabili alle popolazioni civili è stata adottata ieri da 46 dei 49 paesi riuniti a Oslo, in Norvegia. Un risultato importante lo ha definito il vice-ministro norvegese Raymond Johansen chiudendo i lavori della Conferenza internazionale per la messa al bando delle munizioni a grappolo o a frammentazione (cluster bomb’). La Comunità internazionale ha compiuto oggi uno storico passo per mettere fine una volta per tutte alle cluster bombs’ ha commentato Thomas Nash, coordinatore della Coalizione per la messa al bando delle cluster bombs. Visto questo incoraggiante risultato sarebbe adesso auspicabile che i singoli paesi procedano con la rapida approvazione delle leggi nazionali di messa al bando oppure con una moratoria delle munizioni cluster, come fatto dall’Austria.
E in attesa di questa definizione del trattato si potrebbe optare per una moratoria multilaterale come auspicato dall’Italia è stato invece l’auspicio di Giuseppe Schiavello, direttore della Campagna italiana contro le Mine. Solo Giappone, Polonia e Romania si sono rifiutati di siglare la dichiarazione, mentre Russia, Stati Uniti, Israele e Cina che producono o utilizzano queste armi non hanno partecipato alla due giorni.