Toscana

GIORNO MEMORIA: STUDENTI TOSCANI INCONTRANO REDUCI CAMPI

Non ci saranno i binari, la neve e le file di baracche abbracciate dal filo spinato, ma ci saranno le parole, più che mai vive e cariche di ricordi, di tre testimoni che nei lager nazisti hanno trascorso mesi della loro vita e, dopo, hanno scelto di raccontare per far in modo che quell’esperienza non vada perduta, dimenticata. Il prossimo venerdì, al Mandela Forum, oltre 5000 studenti di istituti medi superiori di tutta la regione incontreranno Tatiana Bucci, Vera Michelin Salmon e la scrittrice italo-ungherese Edith Bruck.

Nell’anno di ‘approfondimento culturale’ che precede l’organizzazzione del nuovo Treno della Memoria (previsto per gennaio 2007) la Regione Toscana ha scelto di fornire un grande palco alla Memoria ed organizzare un evento, “Se non ora, quando?”, pensato in particolare per gli studenti ma aperto a tutta la popolazione. Le parole delle tre anziane signore, reduci dai campi di Auschwitz, Dachau e Bergen-Belsen, potranno essere ascoltate da un numero di studenti molto maggiore rispetto a quanti avrebbero potuto partecipare al viaggio ai campi di sterminio, inoltre le testimonianze saranno accompagnate da immagini tratte da foto del 1945 e filmati d’archivio e dall’introduzione storica del professor Corrado Vivanti.

Ad introdurre le testimonianze ci saranno i saluti del presidente della Regione, Claudio Martini, del presidente dell’Unione Province toscane, Lio Scheggi, e del sindaco di Firenze, Leonardo Domenici. Apriranno e chiuderanno la manifestazione due spettacoli musicali: Enrico Fink con ‘Homeless. Musiche di festa e di pace’ ed Antonella Ruggiero con ‘Leider ebraici’, canti della Memoria.

L’allestimento del Mandela Forum, curato dalla regista Monique Macchiavelli, promette effetti scenici di grande impatto, studiati per coinvolgere i ragazzi e farli sentire parte integrante della manifestazione. Pannelli semoventi, proiettori ed amplificazione da concerto rock terranno incollata l’attenzione dei giovani spettatori. L’obiettivo è creare un varco tra passato e presente, far rivivere, o anche solo ‘intuire’, quella che è stata l’esperienza del lager e quanta fatica costi, ancora oggi, il ricordo a persone che, nonostante l’età e le difficoltà incontrate, hanno scelto di fare della testimonianza una missione.

Edith Bruck, una delle maggiori penne di lingua italiana ad essersi occupata di Shoa, si soffermerà anche sulla scelta di scrivere per ricordare e sul valore della letteratura come luogo di incontro tra i ‘sommersi’ ed i sopravvissuti. L’iniziativa si concluderà intorno alle 13.30. (ANSA).