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IRAQ: AMNESTY INTERNATIONAL, I DIRITTI UMANI SIANO ALLA BASE DELLA RICOSTRUZIONE

Alla vigilia di una importante conferenza del Forum economico mondiale, in cui si discuterà del futuro e della ricostruzione dell’Iraq, Amnesty international ha espresso “preoccupazione per l’attuale situazione dei diritti umani nel Paese”: “Il rispetto per i diritti umani dev’essere la condizione essenziale perché in Iraq vi siano sicurezza, pace e libertà” si legge in un nuovo rapporto sui diritti umani e il processo di ricostruzione economica in Iraq. I componenti di una delegazione di Amnesty hanno riferito che le potenze occupanti – Stati Uniti e Regno Unito – “non stanno adempiendo alle loro responsabilità di assicurare la sicurezza e il benessere della popolazione irachena. Inoltre, le potenze occupanti continuano a tenere agli arresti oltre 2000 iracheni presso aeroporti e altri centri di custodia, senza consentire loro di incontrare parenti e avvocati e di contestare sul piano giudiziario la propria detenzione”. L’obiettivo della ricostruzione, afferma Amnesty, “dev’essere quello di assicurare l’effettiva protezione e realizzazione di tutti i diritti umani per tutti gli iracheni. La ricostruzione avrà successo solo se i diritti umani saranno al centro di questo processo e se ci sarà giustizia per le centinaia di migliaia di vittime delle passate violazioni dei diritti umani in Iraq”. Il rapporto rivolge numerose preoccupazioni alle potenze occupanti e alle imprese private che stanno premendo per entrare o investire in Iraq. E chiede alla imprese private “che il loro comportamento non indebolisca gli sforzi per il ripristino della legalità attraverso incentivi alla corruzione” invitandole ad “osservare le norme sulla sicurezza” e ad “evitare ogni forma di discriminazione nell’assunzione della manodopera irachena”. Sir