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MEDIO ORIENTE, A GAZA UN FINE SETTIMANA DI SCONTRI SEGUITO DA ARRESTI IN CISGIORDANIA

Dopo il ritiro unilaterale di Israele, anche a Gaza, il più piccolo dei Territori Palestinesi occupati da decenni, è tornato nelle ultime 48-72 ore un clima di guerra, mentre il Likhud, il partito conservatore del primo ministro israeliano Ariel Sharon, rischia di spaccarsi oggi stesso – ieri un guasto o un sabotaggio ai microfoni del comitato centrale ha rinviato il momento della verità – rendendo l’intero contesto più aggrovigliato e difficile che mai. Ripetuti raid aerei israeliani su Gaza – con missili che hanno ucciso e distrutto a più riprese – mentre una ventina di razzi Qassam cadevano sulla cittadina israeliana di Sderot – hanno reso più tesa che mai la situazione durante il fine-settimana. E mentre gli integralisti del movimento Hassam annunciavano ieri sera la sospensione del lancio di Qassam, un missile israeliano uccideva sul lungomare della capitale di Gaza Mohammed Khalil, un comandante delle brigate al-Quds, braccio armato dell’altro minore movimento palestinese Jihad Islamica. Con Khalil è morto anche un suo aiutante ed esponenti della Jihad hanno subito detto che almeno per loro non è certo tempo di tregua. In Cisgiordania, durante la scorsa notte sono stati compiuti numerosi arresti di palestinesi inclusi esponenti sia di Hamas che della Jihad.Misna