Vita Chiesa

Apostolato della preghiera, «scuola di santità»

di Francesca Scarpellini

L’Apostolato della preghiera è ancora oggi, a 163 anni dalla sua nascita in Francia, una scuola di santità, che aiuta a fare un cammino di fede, perché fa vivere il Battesimo e l’Eucarestia nello spirito del sacerdozio comune dei fedeli. Uno «strumento efficace nell’opera pastorale della Chiesa», disse Giovanni Paolo II nel corso di un congresso mondiale dei segretari nazionali del sodalizio. 

L’associazione nacque  a Vals vicino Le Puy, in Francia, il 3 dicembre 1844, ad opera di padre Francesco Saverio Gautrelet, gesuita, in un collegio per la formazione di allievi gesuiti e di studenti in teologia. Rispondendo ai giovani che sentivano, prima di approfondire i temi teologici, la spinta alla missione e all’evangelizzazione, padre Gautrelet disse che «si può fare apostolato anche offrendo una  preghiera quotidiana». Da qui l’intuizione e la proposta di spiritualità avanzata dall’Apostolato della preghiera: proposta che oggi coinvolge in tutto il mondo milioni di persone e che è fondata su tre impegni fondamentali: l’offerta quotidiana della preghiera, dell’azione e della sofferenza; la consacrazione e la riparazione. L’offerta è la preghiera apostolica che si apre all’evangelizzazione del mondo e che segue anche le intenzioni che il Papa raccomanda in ogni mese. A settembre Benedetto XVI ha chiesto di pregare, fra l’altro, «perché l’assemblea ecumenica di Sibiu, in Romania, contribuisca alla crescita dell’unità tra tutti i cristiani», mentre per il mese di ottobre invita a pregare anche «perché tutti i missionari seguano Cristo con gioia e sappiano come superare le difficoltà quotidiane».

Monsignor Lino Bernardi, pisano, 91 anni, da 68 sacerdote, direttore diocesano dell’associazione (fu nominato negli anni ’50 dall’arcivescovo Ugo Camozzo) dichiara: «qualunque azione che si fa nel nostro quotidiano ha valore di fronte a Dio quando è fatta con fede. La sofferenza è invece offerta in riparazione dei nostri peccati e di tutti quelli degli altri». Il fine, il culmine è, ovviamente, l’Eucarestia, che è il fondamento della vita cristiana».

Sin dalla sua istituzione, l’Apostolato della preghiera è stata un’associazione di spiritualità molto apprezzata dai pontefici: e dei contenuti espressi dall’Adp  hanno spesso fatto tesoro nelle encicliche e nei documenti pontifici. Papa Giovanni Paolo II, ad esempio, esortò l’Apostolato della preghiera a insistere nella continua formazione spirituale, dottrinale e catechetica degli iscritti, come del resto raccomanda lo statuto associativo: «una formazione che sia solidamente fondata sulla Parola di Dio, fedele all’insegnamento della Chiesa e in sintonia con le direttive conciliari  (cf. Apostolicam actuositatem)».  Dell’Apostolato della preghiera è stato nominato, nel giugno scorso, direttore nazionale padre Tommaso Guadagno, gesuita. Nato nel 1952 nel Beneventano, ha compiuto gli studi superiori a Napoli, dove ha anche conseguito la laurea in Medicina. È entrato nella Compagnia di Gesù nel 1979: ha studiato teologia a Napoli, teologia in Francia ed ha fatto la Terza Pronazione a Salamanca in Spagna per poi conseguire la licenza di Psicologia alla Gregoriana di Roma. Fra i vari incarichi, tutti prestigiosi, è stato a Bruxelles come assistente del provinciale d’Europa e cappellano al Foyer Europeo. Padre Tommaso Guadagno sarà presente giovedì 11 ottobre a Pisa per il convegno regionale dell’Apostolato della preghiera, dove terrà una relazione e concelebrerà la Messa.

Appuntamento a Pisa giovedì 11 ottobreSono attesi oltre duecento soci dell’Apostolato della preghiera, giovedì 11 ottobre, a Pisa, per il convegno regionale del sodalizio. I lavori si apriranno nella sala Pio X dell’Arcivescovado, da cui i partecipanti si trasferiranno in Cattedrale per partecipare ad una celebrazione eucaristica. In ogni diocesi l’Adp è formato dai gruppi locali, quasi sempre parrocchiali, dove gli animatori hanno il compito di promuovere i primi venerdì del mese, la consacrazione delle famiglie e dei bambini al Sacro Cuore di Gesù, incontri settimanali o mensili per la recita del rosario e delle lodi, l’adorazione eucaristica o anche la celebrazione eucaristica. Nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro il centro diocesano si trova nella parrocchia di San Filippo a Cortona;  nell’arcidiocesi di Firenze gli iscritti all’Adp sono 326 e fanno riferimento alla Basilica dell’Impruneta; a Grosseto i 9 membri del Consiglio diocesano e gli animatori organizzano incontri mensili di formazione alla preghiera. A Massa Carrara-Pontremoli i centri locali sono 4 con un totale di 87 iscritti; a Pescia ci sono 45 iscritti; a Pisa ci 500 iscritti e 13 centri locali; a Prato 350 iscritti e 37 centri locali; a Siena-Colle Val d’Elsa Montalcino 1038 iscritti e 15 centri locali, a Livorno 300 iscritti e 35 animatori.

Le notizie sulle attività, gli incontri spirituali, i centri diocesani si possono trovare sui siti web dei gesuiti (www.gesuiti.it) e dell’apostolato della preghiera (www.adp.it). Sui due siti si trovano numerose anche le proposte editoriali dell’adp (si possono richiedere a: edizioniadp@adp.it) e interessanti le recensioni critiche.