Vita Chiesa

COMUNICAZIONI SOCIALI: NO AGLI SCOOP, CONSIGLIA IL CARDINALE ANTONELLI

“Ai giornalisti direi di non lasciarsi tentare dallo scoop, dal sensazionalismo, dagli interessi economici, ma di rispettare la verità, di essere il più possibile attenti alla realtà e rispettare le persone. Agli utenti di sviluppare la loro formazione che oggi è indispensabile”: lo ha detto il cardinale Ennio Antonelli, arcivescovo di Firenze in un’intervista alla Radio Vaticana sulla sessione plenaria del Consiglio Pontificio delle Comunicazioni Sociali aperta lunedì scorso, con la partecipazione di 60 rappresentanti impegnati nello studio dei modi di attuazione della lettera apostolica “Il rapido sviluppo”, l’ultima di Giovanni Paolo II, indirizzata ai responsabili dei mezzi d’informazione.

Rispondendo a domande sull’andamento dei lavori, il cardinale Antonelli ha aggiunto: “Sta emergendo che la Chiesa e i molti soggetti ecclesiali di tutto il mondo credono nell’importanza dei media per l’evangelizzazione, ma si rendono conto anche dei rischi gravi che ci possono essere per la fede, la vita cristiana e anche del rischio di non comunicazione a cui molte volte i media, i mezzi di comunicazione sociale, possono indurre. Mi ha colpito in modo particolare la testimonianza che hanno dato molti vescovi, molti consultori del Dicastero, di varie nazioni, della grande risonanza che ha avuto la morte, il funerale del Papa Giovani Paolo II, e anche l’inizio del nuovo Pontificato, presso perfino i non cristiani, perfino gente di altre religioni, con grande commozione e grande interrogarsi molto forte, molto pensoso”.Misna