Vita Chiesa

TERRA SANTA: IL PAPA A ABU ALA, SERVE PERDONO E NON VENDETTA, PONTI E NON MURI

Per la “riconciliazione” in Terra Santa servono “perdono e non vendetta, ponti e non muri”. A ribadirlo, in continuità con gli appelli lanciati nei mesi scorsi, è stato oggi il Papa, che ricevendo in udienza il premier palestinese, Abu Ala, ha chiesto che “tutti i leader della regione, con l’aiuto della comunità internazionale, perseguano la strada del dialogo e del negoziato che porta ad una pace duratura”. “Benché non manchino segni di speranza – ha commentato il Santo Padre riferendosi alla delicata situazione attuale, e ricordando il suo pellegrinaggio giubilare, in cui ha pregato per “pace e giustizia nella regione” – sfortunatamente la triste situazione della Terra Santa è motivo di sofferenza per tutti. Nessuno deve cedere alla tentazione dello scoraggiamento, tanto meno dell’inimicizia o della rappresaglia”.

Ricevendo, sempre oggi, il Ministro degli esteri della Repubblica islamica del’Iran, Kamal Kharrazi, Giovanni Paolo II ha sottolineato lo” spirito di collaborazione” tra la Santa Sede e l’Iran, durante gli oltre 50 anni delle loro relazioni diplomatiche, e ha raccomandato di proseguire nell'”impegno di salvaguardia dei diritti inalienabili e della dignità della persona umana, specialmente negli sforzi per promuovere una maggiore comprensione tra i popoli con differenti retroterra religiosi, culturali ed etnici”.

Al presidente della Repubblica di Colombia, Alvaro Uribe Velez, il Papa ha additato la necessità di “sedimentare la ricostruzione morale e materiale” del Paese, auspicando che la Colombia “si incammini verso la pace sociale, rinunciando a qualsiasi forma di violenza”. Il Santo Padre, infine, ha indetto oggi l’XI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, che si terrà in Vaticano dal 2 al 29 ottobre 2005 sul tema: “L’Eucaristia fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa”.Sir