Toscana

AFGHANISTAN: SOLDATI UCCISI, MONS. PELVI, «IL VANGELO DELLA PACE SI MOSTRA PAGANDO DI PERSONA»

Cordoglio, solidarietà e preghiera. L’arcivescovo ordinario militare per l’Italia, mons. Vincenzo Pelvi, così accoglie la notizia della morte, oggi a Kabul, di 6 militari italiani, provocata da un attacco kamikaze talebano. Nelle parole di mons. Pelvi anche “infinita riconoscenza”: “i nostri militari – dice al SIR – sono in Afghanistan per proteggere e incoraggiare chi vuole vivere in pace e migliorare le proprie drammatiche condizioni di vita. A nessuno può sfuggire la loro generosità che, oltre a garantire la sicurezza del territorio, sta aiutando a ricostruire le Istituzioni e le infrastrutture di quel Paese. Il terrorismo ha paura della solidarietà perciò manifesta il disprezzo per la vita umana. In questo periodo così delicato per le sorti della democrazia in Afghanistan sento il dovere di ringraziarli sia come uomo che come fratello nel Signore”. Pensieri che mons. Pelvi aveva già espresso in una sua lettera, ‘Mi stai a cuore’, inviata ai soldati italiani in Afghanistan. “I nostri militari – aggiunge l’arcivescovo – si stanno distinguendo per il bisogno di aiutare gli altri, con le virtù proprie di ogni cristiano: l’amore ai poveri, lo spirito di sacrificio, il senso del dovere. La loro è una chiara lezione di pace evangelica nell’insanguinata storia dei nostri giorni. Il Vangelo della pace non si dimostra, si mostra pagando di persona”.Sir