Toscana

Agata Smeralda ricorda Giorgio Morales: firmò il gemellaggio fra Firenze e Salvador Bahia

Carissimi amici di Agata Smeralda,

nei giorni scorsi ho appreso della scomparsa di Giorgio Morales, già Sindaco di Firenze, a cui la grande famiglia del Progetto Agata Smeralda è molto legata, per i trascorsi storici sui quali si fonda la nostra Associazione, alle gesta dell’allora primo cittadino.

Alle condoglianze per la famiglia di Giorgio Morales si lega un dolore sincero per la morte di un amico che in vita, nel lontano 1991, ebbe saggezza e lungimiranza nello stipulare un gemellaggio “in nome dei bambini” poverissimi delle favelas di Salvador Bahia, in Brasile.

Il 30 Maggio 1991, infatti, Giorgio Morales e il Sindaco di Salvador de Bahia hanno firmato, in Palazzo Vecchio, a Firenze, il gemellaggio tra le due città, alla presenza del Cardinale Silvano Piovanelli e dell’Arcivescovo di Salvador Dom Lucas Moreira Neves che, insieme all’On. Carlo Casini, Presidente del Movimento per la Vita, ne furono i promotori.  

Il legame nacque su profonde ragioni. Firenze e Salvador Bahia sono città d’arte e di cultura e, allo stesso modo, entrambe le città sono state capitali politiche dei rispettivi Paesi. Ma i legami che uniscono le due città, così lontane e allo stesso tempo molto vicine, sono molto più radicati.

A Salvador Bahia operano da quasi sessant’anni, al servizio della popolazione più povera, suore, sacerdoti e laici inviati dalla Chiesa fiorentina, che hanno dedicato e dedicano ancora la loro vita a quella dei più bisognosi.

“Mi sono recato a Salvador poco prima del gemellaggio e ho potuto rendermi conto personalmente dello straordinario e difficile compito di questi nostri concittadini. – Queste furono le parole di Dom Lucas Moreira Neves per convincere i due primi cittadini a rendere ufficiale la solida unione che continua a distanza di anni – Essi fanno parte di una pattuglia di italiani che hanno lasciato la loro patria e le loro famiglie per donare la loro vita ai più emarginati di Salvador Bahia. Si può dire che ovunque esista una frontiera della dignità umana da difendere, qui, a Salvador, vi è un italiano”.

Ma Firenze, “Città sul monte”, come la definiva Giorgio La Pira, è sempre stata anche molto attenta e al passo con i tempi per un altro aspetto che ancora oggi, come allora, fa discutere: l’immigrazione. Il Brasile, da sempre Paese razziato dai colonizzatori, è un mix di razze, religioni e culture, dove la schiavitù è stata resa illegale. Forse l’esperienza di Salvador riuscirà ad insegnarci qualcosa, almeno in termini di sensibilità, di inquietudine e di apertura.

Un gemellaggio che ha preso vita in nome dei bambini. Il problema dei “meninos de rua” (bambini di strada) affligge ancora il Brasile a livello nazionale. Firenze, fin dai tempi dello Spedale degl’Innocenti, ha sempre avuto una vocazione profonda per l’aiuto ai bambini e continua ad averla.

Il Progetto Agata Smeralda ha fatto suoi i principi di questo gemellaggio e continua a lottare giorno dopo giorno perché vita e dignità umana vengano garantite nelle periferie del mondo e anche e soprattutto in quel Brasile che tanto divenne caro a Giorgio Morales. 

La nostra Associazione porta avanti quei valori sui quali si fonda quel gemellaggio che ancora oggi esiste tra le due città. Un omaggio dovuto al caro e compianto Dom Lucas e che da oggi ha un altro motivo per essere portato avanti con risolutezza e caparbietà.

Siamo fieri ed orgogliosi di aiutare ogni giorno migliaia di bambini che non hanno niente. Li accompagniamo nel cammino della vita con un aiuto che si concretizza in un vero e proprio instradamento verso un futuro migliore, donando loro la speranza che avevano perso. E da oggi, lo faremo anche e soprattutto in ricordo di Giorgio Morales, uomo dai grandi valori che già trent’anni fa aveva capito l’importanza di aiutare i più poveri tra i poveri.

Mauro Barsi

Presidente del Progetto Agata Smeralda