Toscana

ALLUVIONE VERSILIA: CARDOSO RINGRAZIA A 10 ANNI TRAGEDIA

Dalle finestre del piccolo paese di Cardoso, frazione di Stazzema, erano esposti tanti striscioni con la scritta “Cardoso ringrazia”. Due parole semplici con le quali la popolazione ha voluto testimoniare il proprio affetto per l’impegno delle istituzioni e dei tanti volontari che dieci anni fa accorsero in Versilia e in Alta Garfagnana dopo un’alluvione che provocò quindici morti, spazzò via due paesi, inondò le strade con tre milioni di metri cubi di fango e causò milioni di euro di danni. Dalla tragedia nacque subito una vasta forma di collaborazione tra cittadini, istituzioni e associazionismo per la ricostruzione e la messa in sicurezza della zona tanto da far parlare di un “modello Versilia” che portò in breve tempo la Regione a stanziare in prima battuta 11 milioni di euro per gli interventi di urgenza. I milioni di euro complessivi finanziati per la messa in sicurezza furono circa 234. Il decennale dell’evento è stato ricordato con diverse manifestazioni. Il culmine lunedì 19 giugno, a dieci anni esatti dalla tragedia, quando a Cardoso, una delle frazioni più colpite dal disastro, seppellito sotto una coltre di un milione di metri cubi di detriti, è stata conferita a Vannino Chiti, ministro per i rapporti con il Parlamento, la cittadinanza onoraria di Stazzema. Chiti, nel 1996, era il presidente della Regione Toscana e fu uno dei primi a correre sui luoghi del disastro. Nei giorni successivi all’alluvione fu nominato commissario straordinario della calamità mentre sub commissario fu l’assessore regionale Paolo Fontanelli, ora sindaco di Pisa.

Insieme a Chiti è stato insignito della cittadinanza onoraria anche Alessandro Moni, che contribuì a organizzare e promuovere il servizio di volontariato nei luoghi della tragedia. Oltre a Chiti e Fontanelli, alla cerimonia hanno partecipato anche Guido Bertolaso, capo del dipartimento della protezione civile, i sindaci di Stazzema Michele Silicani, di Seravezza Ettore Neri, di Vergemoli Michele Giannini, il presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli, l’onorevole Carlo Carli, e il consigliere regionale Marco Montemagni.

“C’é ancora tanto da fare – ha commentato Silicani – ci sono molte persone che dieci anni fa furono costrette a sfollare e che ora vorrebbero tornare. Per loro occorrerebbe ora costruire qualche casa in più”. Le iniziative odierne sono cominciate stamani a Fornovolasco, con l’inaugurazione della nuova piazza intitolata al geologo Marco Fornaciari, morto durante l’alluvione. Alle 13 Chiti ha incontrato privatamente i familiari delle vittime dell’alluvione. In serata una fiaccolata in ricordo che da Ponte Stazzemese fino Cardoso, dove è stata celebrata una messa. Le autorità si sono anche brevemente fermate nel cimitero dove sono sepolti i morti della tragedia. “Ogni volta che piove la notte non riesco a dormire – ha detto una dei sopravvissuti, la signora Elisa – allora mi affaccio alla finestra e guardo il cielo”. (Fonte: ANSA).