Vita Chiesa

ANGLICANI: MONS. BOLEN (SANTA SEDE), «TENSIONI SU QUESTIONI MORALI ED ECCLESIOLOGICHE»

“La proposta più articolata” della “Dichiarazione di Gerusalemme” invoca la creazione di un “Consiglio dei Primati”, guidato “da quei primati delle province anglicane che hanno partecipato all’incontro di Gerusalemme (conclusosi lo scorso 29 giugno, ndr), il cui mandato era quello di organizzare ed ampliare l’unione degli anglicani osservanti”, ma “questa mossa, volta alla creazione di una struttura ecclesiale dotata di autorità in aggiunta all’arcivescovo di Canterbury e agli altri strumenti anglicani di unità, mette in gioco i legami che tengono insieme gli anglicani”. Ad affermarlo, in una nota per SIR Europa, è mons. Donald Bolen, del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Con riferimento alle tensioni sorte negli ultimi anni in seno alla comunione anglicana, dovute anche al fatto che le province del Sud del mondo non accettano l’ordinazione episcopale di donne e preti gay, mons. Bolen sottolinea che queste tensioni “relative agli insegnamenti morali sono collegate anche a questioni ecclesiologiche, in quanto i vescovi della comunione anglicana non sono più in piena comunione tra loro” e “si mettono in gioco gli strumenti di unità all’interno dell’anglicanesimo”. In occasione del Sinodo generale che si apre oggi (fino all’8 luglio), la Chiesa d’Inghilterra discuterà una mozione sull’ordinazione delle donne-vescovo: “un numero considerevole di sacerdoti e parrocchie della Chiesa d’Inghilterra – spiega mons. Bolen – ha dichiarato di non avere intenzione di accettare l’autorità di un vescovo donna”. “Anche queste divisioni interne – aggiunge -, in aggiunta alle posizioni a favore di un cambiamento nella visione del matrimonio e della sessualità umana e alla tendenza in un sempre maggior numero di province a favore dell’ordinazione delle donne al sacerdozio e alla carica vescovile, creano gravi difficoltà alla Chiesa Cattolica nelle sue relazioni con la comunione anglicana”. Intanto il 19 luglio si riunirà a Canterbury, sotto la guida di Rowan Williams, la Conferenza di Lambeth, che ogni dieci anni riunisce i vescovi Anglicani di tutto il mondo. Per mons. Bolen verrà discussa in particolare “la recentissima bozza di accordo che articolerebbe in maggiore dettaglio i legami di comunione con l’anglicanesimo, magari includendo misure per il mantenimento dell’unità della comunione anglicana”. La Chiesa Cattolica invierà degli osservatori alla Conferenza di Lambeth ed esprime l’auspicio, conclude mons. Bolen, che “le tensioni possano presto risolversi” e “la dottrina anglicana si rafforzi nella fede apostolica che condividiamo”.Sir