Lucca

Bagni di Lucca, a San Cassiano di Controne apre il Museo con il San Martino a Cavallo di Jacopo della Quercia

Parte essenziale di questo nuovo assetto è l’intervento sostenuto da FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS e Intesa Sanpaolo con un contributo di 8.400 euro nell’ambito della decima edizione del censimento “I Luoghi del Cuore”, grazie al quale è stato realizzato un racconto multimediale che permetterà al pubblico di comprendere meglio l’opera più importante della collezione custodita nel museo – il simulacro ligneo di San Martino a cavallo attribuito allo scultore quattrocentesco Jacopo della Quercia – quale elemento artistico che unisce il paese di San Cassiano alla Cattedrale di Lucca, dalla quale potrebbe provenire.

All’inaugurazione saranno presenti per i saluti istituzionali Agnese Benedetti, Consigliera alla cultura del Comune di Bagni di Lucca e Luca Menesini, Presidente della provincia di Lucca. Seguiranno approfondimenti di Don Luca Franceschini Direttore Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto, Rosita Galanti Balestri Presidente regionale FAI Toscana, Marco Collareta Università di Pisa, Giuliano Gasparotti Direttore artistico KIF Italia. Apre la parte dedicata agli interventi di approfondimento Mons. Michelangelo Giannotti, Vicario Generale della Diocesi di Lucca e modera Paola Andreuccetti, Direttrice del Museo di San Cassiano di Controne. Al termine della presentazione sarà possibile visitare il Museo. Alle 21.15 concerto di inaugurazione per violino e violoncello.

Nel 2020 l’Associazione “Gli Amici del Cavaliere”, guidata da Rita Fabbri e composta da molti volontari locali e non, si è attivata per la raccolta voti in occasione del decimo censimento “I Luoghi del Cuore” con l’obiettivo di far conoscere la chiesa e il piccolo museo di San Cassiano, che conservano opere di grande valore storico, artistico e culturale. Grazie ai 2.955 voti raccolti, nel 2021 è stato possibile candidare un progetto di valorizzazione al “Bando per la selezione degli interventi” che FAI e Intesa Sanpaolo lanciano dopo ogni censimento. Il progetto è stato accolto e ha così ottenuto il contributo “I Luoghi del Cuore”, a cui si è aggiunto il cofinanziamento dell’Arcidiocesi di Lucca.

Il Museo parrocchiale di San Cassiano, collegato alla chiesa, è stato inaugurato come sala espositiva negli anni ’90. Presenta al suo interno quattro opere – il gruppo equestre del San Martino a cavallo, un gruppo ligneo dell’Angelo Annunciante e della Madonna Annunciata e un bacino ceramico di arte islamica, databile al X-XI secolo – a cui ora si andrà ad aggiungere una pregevole croce astile in argento, datata tra fine XIV e inizio XV secolo Il gruppo equestre del San Martino a cavallo, casualmente rinvenuto nel 1909 in una legnaia della Chiesa di San Cassiano di Controne e recuperato da un importante restauro, segna un vertice nella scultura a Lucca all’inizio del Quattrocento e anche nella produzione giovanile di Jacopo della Quercia – tra i massimi esponenti della plastica tra Gotico e Rinascimento – al cui operato viene attribuito.

La richiesta di fruizione di queste opere, che negli ultimi anni si è fatta costante, ha generato la necessità di passare da una dimensione di sala espositiva a quella di Museo e di rivedere il vecchio assetto di fatto non più funzionale. L’accoglienza e l’inclusione costituiscono il filo rosso che lega l’esperienza di visita del nuovo allestimento, realizzato dallo Studio Braione Gambassi architetti di Pisa e con un progetto museografico a cura della Direzione del Museo. Pertanto è stata data particolare attenzione all’accessibilità dei contenuti di cuile opere sono portatrici, sviluppando una proposta di visita che utilizza sia un linguaggio semplificato, che alcuni sensi, come la vista, l’udito e il tatto, nell’obiettivo di non escludere nessuno. Interagire con molteplici fasce d’utenza diventa quindi una precisa scelta del museo.Il progetto realizzato grazie alla partecipazione al censimento “I Luoghi del Cuore” è il cuore del nuovo allestimento. Si è pensato di raccontare l’opera più importante del museo attraverso l’uso della tecnologia digitale immersiva, realizzando un prodotto artistico che esclude testi e voci narranti, per lasciare spazio unicamente alla forza evocativa e di suggestione della musica e delle immagini. La capacità della mente di associare, modificare, rielaborare, creare, è il tema di fondo sviluppato nell’installazione multimediale “Creatio. L’atto creativo in Jacopo della Quercia”, composta da tre atti: entro uno sfondo fatto di impulsi, di una rete neuronale che simula il cervello dell’artista, l’opera prende forma indagando, attraverso il confronto con altri lavori di Jacopo della Quercia, il suo linguaggio artistico.

Il video è stato realizzato da KIF ITALIA, mentre le “didascalie parlanti” sono a cura di Teresa Elena e Francesco Pera Turrini e le voci narranti sono quelle di Antonella Capitanio e Marco Collareta, dell’Università di Pisa, e di Massimo Ferretti della Scuola Normale Superiore di Pisa. La costruzione del valore identitario del San Martino a cavallo per gli abitanti di San Cassiano si perde nei secoli. Parte della memoria comune sarà richiamata dagli alunni della scuola IC Statale Bagni di Lucca – Scuola Primaria di San Cassiano – che stanno realizzando, per la giornata di inaugurazione, delle interviste agli abitanti del paese. Paola Antonella Andreuccetti, Direttore del Museo di San Cassiano di Controne racconta così il nuovo allestimento che verrà inaugurato sabato 15 luglio: “Due anni di studio a cavallo di una pandemia, tanto è il tempo che è passato per la progettazione del nuovo allestimento del Museo parrocchiale di San Cassiano di Controne, che si presenta al pubblico, dal 15 luglio, con un allestimento nuovo che vuole esprimere un ripensamento del criterio e degli apparati espositivi ormai datati. Una scelta dettata dalla volontà di creare un ambiente dinamico, moderno e coinvolgente per interessare e coinvolgere il pubblico di non specialisti. La piccola ma preziosa collezione, arricchita ora di un nuovo straordinario pezzo di suppellettile liturgica – la croce astile in argento, datata tra fine XIV secolo e inizio XV secolo, di proprietà della Parrocchia – testimonia l’importanza di questa chiesa ubicata in una zona periferica del territorio lucchese e di un patrimonio che, espressione di devozione, rappresenta l’arte di grandi artisti, come Jacopo della Quercia. Si è cercato di realizzare una narrazione che tenga conto non solo della semplice visione della singola opera, ma che ne suggerisca la contestualizzazione, là dove conosciuta, e l’uso. I pochi mezzi a disposizione di una piccola realtà parrocchiale hanno permesso di impostare un lavoro che sarà implementato, ma che resta il nucleo fondante di un apparato didascalico e postazioni multimediali dedicate sia ai piccoli visitatori che agli adulti”.