Vita Chiesa

BENEDETTO XVI, ANGELUS: IL ROSARIO PER PORSI ALLA SCUOLA DI MARIA

«Ci rivolgiamo ora in preghiera a Maria Santissima, che oggi veneriamo quale Regina del Santo Rosario», ha affermato Benedetto XVI all’Angelus, al termine della messa. In questo momento, ha proseguito, “nel santuario di Pompei, viene elevata la tradizionale ‘Supplica’, a cui si uniscono innumerevoli persone nel mondo intero. Mentre anche noi ci associamo spiritualmente a tale corale invocazione, vorrei proporre a tutti di valorizzare la preghiera del Rosario nel prossimo Anno della fede”. Con il Rosario, infatti, “ci lasciamo guidare da Maria, modello di fede, nella meditazione dei misteri di Cristo, e giorno dopo giorno siamo aiutati ad assimilare il Vangelo, così che dia forma a tutta la nostra vita. Pertanto, nella scia dei miei predecessori, in particolare del beato Giovanni Paolo II che dieci anni fa ci diede la Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae, invito a pregare il Rosario personalmente, in famiglia e in comunità, ponendoci alla scuola di Maria, che ci conduce a Cristo, centro vivo della nostra fede”.

Nei saluti in varie lingue a tutti il Papa ha chiesto di pregare per l’Assemblea sinodale. In francese ha espresso l’auspicio che “ciascun cristiano possa essere rinnovato nella responsabilità di far conoscere il Signore e il suo messaggio di amore e pace”. In spagnolo, ricordando i due nuovi Dottori della Chiesa, il Pontefice ha auspicato che “le loro figure e opere continuino ad essere fari luminosi e sicuri nell’annuncio del Regno di Dio e ci aiutino a crescere ogni giorno nell’autentica vita di fede”. In polacco ha evidenziato che i protagonisti e i pionieri della nuova evangelizzazione “sono i santi. Come loro cerchiamo di far vedere ad altri la bellezza del Vangelo, la profondità della fede e la forza dei sacramenti, in modo particolare dell’Eucaristia”. (Sir)