Toscana

BRASILE, UCCISO IN AMAZZONIA MISSIONARIO ITALIANO

Poche notizie da Manaus in Amazzonia, dove da due anni prestava il suo servizio missionario come parroco don Ruggero Ruvoletto, missionario fidei donum della Diocesi di Padova: alcuni colpi di pistola uditi da un diacono, la corsa e il ritrovamento del corpo senza vita di don Ruggero. Queste le poche certe informazioni finora giunte in diocesi di Padova. Una notizia che ha raggelato gli animi e provocato sconcerto e profondo dolore.Il fatto è accaduto alle 7 di mattina (ora locale) di ieri. Il diacono, sentiti gli spari, è accorso e ha trovato il corpo senza vita di don Ruggero inginocchiato vicino al letto, con il capo reclinato, colpito alla nuca da un proiettile. Da testimonianze raccolte sul luogo, pare che siano stati rubati una cinquantina di reali (circa una quindicina di euro), lasciando molto altro denaro nell’abitazione. Una testimone pare aver visto fuggire un uomo.Don Ruggero Ruvoletto, nato a Galta di Vigonovo il 23 marzo 1957, provincia di Venezia, diocesi di Padova, era stato ordinato nel 1982, dal vescovo Filippo Franceschi, di cui fu segretario, durante tutto il suo episcopato (1982-1988). Successivamente ha studiato ecclesiologia a Roma; rientrato in diocesi nell’agosto del 1994 si è occupato per circa un anno di Pastorale sociale e del lavoro come delegato vescovile; quindi è stato nominato Direttore del Centro missionario diocesano dal 1995 al 2003.Il 6 luglio 2003 è partito per il Brasile, come missionario fidei donum, nella diocesi di Itaguaì a Mangaratiba insieme a don Orazio Zecchin. L’anno seguente raggiunge don Francesco Biasin, nel frattempo consacrato vescovo nella diocesi di Pesqueira, nord est Brasile, per partecipare ad un progetto di presenza missionaria alla periferia di Manaus, voluto dalle diocesi locali. Un luogo di confine tra la città e la foresta dove la criminalità è particolarmente aggressiva e ultimamente si erano verificati vari assalti. Lo stesso don Ruggero aveva recentemente partecipato a una manifestazione per chiedere maggiore sicurezza.Il missionario viveva con un diacono, un prete e una piccola comunità di suore.