Toscana

BRASILE, UCCISO SACERDOTE SPAGNOLO IN PRIMA LINEA NELL’AIUTO AI BAMBINI DI STRADA

Padre Ramiro Ludeña Y Amigo, 64 anni, sacerdote spagnolo impegnato nel servizio ai ragazzi di strada a Recife, capitale dello Stato nord-orientale di Pernambuco, è stato ucciso giovedì scorso a colpi di arma da fuoco. Secondo l’agenzia brasiliana Estado, il religioso, originario di Toledo, è stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco al torace mentre saliva a bordo della sua automobile dopo aver cenato a casa di conoscenti nel quartiere di Areias. Ricoverato d’urgenza all’Hospital Português è spirato poco dopo. Il sacerdote – ricorda Avvenire – da anni era impegnato con il ‘Movimiento de Apoyo a los Meninos de Rua’ (Mamer), organizzazione che aiuta gli adolescenti della località di Jaboatão dos Guarapes nell’area metropolitana di Recife. Questa zona è sconvolta dai drammi della violenza e del narcotraffico. Ma in 20 anni di attività pur lavorando con adolescenti difficili – ha dichiarato il presidente della Ong, la signora Rosa Guareschi – non erano mai avvenuti fatti del genere. Fernando Gomes, coordinatore dell’organizzazione non governativa, ha affermato inoltre che si tratta di “una notizia tristissima”. Il sacerdote era molto apprezzato e non aveva mai ricevuto alcun tipo di minaccia: Don Ramiro – ha spiegato mons. Genival Saraiva de França, vescovo della diocesi di Palmares – era “dotato di grande sensibilità sociale” e cercava di “strappare i bambini e gli adolescenti dalla povertà” e dalla criminalità. Il lavoro di padre Ramiro – ha sottolineato mons. Genival Saraiva de França – si scontrava proprio con “gli interessi del narcotraffico e con i sentimenti degli ex alunni che erano tornati in quel mondo di violenza da cui il sacerdote aveva tentato di strapparli”. Padre Ramiro è stato il primo presidente dal 1990 al 1991 del Consiglio Statale dei diritti del bambino e dell’adolescente di Pernambuco. La polizia brasiliana ha fermato un giovane di 15 anni che ha confessato il crimine e secondo la polizia si è trovata anche l’arma utilizzata, un fucile calibro 12. L’adolescente ha spiegato che voleva rapinare il sacerdote mentre si trovava nella sua automobile e ha sparato perché pensava che stesse cercando un’arma per difendersi. (Fonte: Radio Vaticana)