Vita Chiesa

CATECHESI: MONS. NICHOLS, «UNA NUOVA EVANGELIZZAZIONE PER L’EUROPA»

L’Europa in particolare è il contesto che necessita maggiormente di «una nuova evangelizzazione: nuova perché c‘è bisogno di nuovo vigore e fantasia; nuova perché sono tanti coloro che non hanno mai sentito l‘invito del Vangelo». Si è aperto con questa constatazione il XII Congresso europeo per la catechesi che, da oggi al 10 maggio, riunisce a Roma 70 persone tra vescovi e direttori nazionali degli uffici e organismi nazionali responsabili della catechesi di circa 25 Conferenze episcopali in Europa. I partecipanti rifletteranno sulla «Iniziazione cristiana nella prospettiva della nuova evangelizzazione, con particolare attenzione ai fanciulli e giovani dai 7 ai 16 anni» e questo pomeriggio sarà presentato un sondaggio sull’iniziazione cristiana in Europa che ha coinvolto più di 3600 persone, tra bambini, adolescenti, genitori e/o nonni. Dopo il saluto ai partecipanti di mons. Mariano Crociata, segretario della Cei, ad aprire i lavori è stato mons. Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster. «Spesso si dice che l‘Europa, in particolare – ha detto mons. Nichols – è il contesto che ha più bisogno di una nuova evangelizzazione. Anche se è difficile generalizzare su tutta l‘Europa, si constata che soprattutto in Europa si vive la tensione tra la visione del Vangelo e la proposta di uno stile di vita» che si è «sviluppato e vissuto senza alcun riferimento alla realtà di Dio». «Questa – ha proseguito l’arcivescovo inglese – è l‘atmosfera in cui vivono i giovani, a volte anche in famiglia. È l‘aria che respirano. Eppure sappiamo che non è un‘aria che soddisfa lo spirito umano. Sappiamo che molti giovani sono pieni di una generosità istintiva, di un senso intuitivo di speranza e di un desiderio di conoscere e scoprire lo scopo della loro esistenza. Queste aspirazioni sono una fonte di grande speranza per tutti noi. Esse sono la prova, se ne abbiamo bisogno, che le verità sulla nostra umanità espresse nel dono del nostro insegnamento sono valide e durature». Mons. Nichols ha quindi ricordato l’Anno della Fede indetto da Benedetto XVI e il 20° anniversario del catechismo della Chiesa cattolica: «Il catechismo è una grande risorsa e una grande sfida. È una risorsa perché guida la nostra comprensione della fede, e il suo contenuto essenziale»; «è una sfida, perché sta a noi il compito di presentare la fede nella sua interezza». L’arcivescovo ha sottolineato quanto possa essere «facile per tutti noi, e per coloro che lavorano con i giovani, concentrarsi su ciò che potrebbero sembrare aspetti preferiti e attraenti della nostra fede», relegando da una parte «altri aspetti che sono più difficili, o più contro-corrente». «Ovviamente la nostra presentazione di fede deve essere sensibile alle età e alle capacità. Ma non dovrebbe, per nessun motivo, essere troppo selettiva». (Sir)