Toscana

CISL TOSCANA, CONGRESSO REGIONALE IL 22 E 23 APRILE A FIRENZE; PETRICCIOLI: LA CRISI MORDE LA TOSCANA

178 delegati in rappresentanza di oltre 240 mila iscritti saranno riuniti martedì e mercoledì prossimi al Saschall di Firenze per il X° Congresso della Cisl della Toscana, che rinnoverà i vertici del sindacato regionale e traccerà le linee guida per i prossimi 4 anni. Martedì mattina il via ai lavori, alle ore 10, con la relazione del segretario regionale, Maurizio Petriccioli, alla presenza anche del segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni.L’appuntamento cade nel mezzo di una pesantissima congiuntura economica, che sarà inevitabilmente uno degli argomenti centrali del dibattito. “Oggi è la crisi economica la nostra sfida –ha detto il segretario della Cisl toscana, Maurizio Petriccioli, presentando il congresso-, una sfida per i lavoratori e per il sindacato, di fronte alla quale dobbiamo mettere in campo tutto il nostro impegno per governare l’emergenza e per agevolare la ripresa. Sarà un compito difficile, ma serve un passo avanti. E la Cisl toscana è pronta a farlo.”Nel mese di marzo 2009 è continuata la crescita della cassa integrazione, che in Toscana ha raggiunto complessivamente circa 2 milioni e 127 mila ore autorizzate (+351% rispetto al marzo 2008, +14,7% rispetto al già disastroso febbraio 2009) equivalenti a quasi 15 mila lavoratori full time in cassa integrazione. Una crescita superiore alla media nazionale, che è stata del +292% su marzo 2008.Delle ore autorizzate oltre 1 milione e 600 mila riguardano la gestione ordinaria e circa 500 mila la gestione straordinaria. La crescita della Cig ordinaria a marzo è stata del 418%, meno sostenuta della media nazionale (+543%), mentre è aumentata più del dato italiano (+102%) la Cig straordinaria (+219%).Il numero di ore equivale a 14.981 lavoratori full time in cassa integrazione, dei quali 11.391 in Cig ordinaria (8.466 nell’industria, e 2.925 nell’edilizia) e 3.590 in Cig straordinaria. Nell’industria la Cig ha riguardato l’equivalente del 4% degli occupati complessivi, ed ha registrato a marzo un vero boom per l’ordinaria (+698%), anche se al di sotto del dato nazionale (+925%).A livello di settori sono metallurgia e meccanica ad evidenziare le quote maggiori nel ricorso alla Cig ordinaria (rispettivamente 25,1% e 22,3% del totale delle ore), mentre nella ‘straordinaria’ prevalgono meccanica (36,9%) e abbigliamento (20% del totale delle ore).Nel primo bimestre 2009 sono stati invece 5.216 i lavoratori passati in mobilità (3016 uomini e 2200 donne), il 78,9% in più rispetto al gennaio-febbraio 2008, portando il totale degli iscritti alle liste di mobilità a 28.933 (15.580 uomini e 13.353 donne), di cui 8291 senza indennità.La provincia più colpita è quella di Firenze, che da sola conta un quarto degli iscritti alla mobilità in Toscana (7016 lavoratori, il 24,2% del totale), seguita da Prato (3391, pari al 11,7%) e Arezzo (3.229, pari all’11,2%).Il maggior incremento percentuale rispetto al primo bimestre 2008 si registra invece a Massa Carrara (+157,4%) seguita da Arezzo (+130,4%) e Pisa (+107,7%). Le province con meno persone in mobilità sono Grosseto (1571 unità, 239 nuovi iscritti in più rispetto al gennaio-febbraio 2008) e Siena (1401, +262 iscrizioni rispetto al 2008)“Il tempo della crisi – ha detto Petriccioli – si affronta con risposte emergenziali, ma anche con risposte strutturali, per riprendere la via della crescita. E se sul primo fronte ci possiamo dire soddisfatti, sul secondo lo siamo decisamente meno. Per affrontare l’emergenza –ha poi spiegato il segretario Cisl- la Toscana si è mossa bene, con l’accordo da 350 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali, quello in arrivo sui fondi per i contratti di solidarietà, l’assegno da 1.650 euro per lavoratori atipici disoccupati e per i mutui prima casa di chi perde il lavoro, il fondo da 48 milioni di euro per garantire il credito alle imprese.”“Non possiamo però essere soddisfatti – ha aggiunto Petriccioli – sul fronte dei provvedimenti per rilanciare lo sviluppo. Per questo chiediamo alle istituzioni regionali e locali risposte sulle infrastrutture, viarie e ferroviarie, legate a un nuovo progetto di mobilità in regione: non si può più aspettare, i fondi disponibili vanno spesi e le opere vanno fatte, ora, perché la crisi è ora; chiediamo poi al governo di rivedere il Patto di stabilità che blocca le spese per investimenti produttivi e infrastrutturali degli enti locali, che così non possono concorrere con la propria spesa al superamento della crisi; chiediamo scelte di politica energetica che rendano disponibile energia a minor costo per cittadini e imprese; chiediamo al credito di essere maggiormente coinvolto nella gestione della crisi, come volano vero per la ripresa economica.”Nell’ambito del congresso, mercoledì mattina alle ore 11,00, è in programma una tavola rotonda su “Una legge regionale sulla partecipazione dei lavoratori”, a cui parteciperanno il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Riccardo Nencini, il professor Mario Pilade Chiti, docente di diritto amministrativo all’Università di Firenze e il segretario Cisl, Maurizio Petriccioli.Nel pomeriggio di mercoledì 22 le votazioni e l’elezione del segretario generale della Cisl Toscana, della Segreteria Regionale e del Consiglio Generale per il prossimo quadriennio.