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CRISTIANI E MONDO ARABO: DEPUTATI EUROPEI PREOCCUPATI PER MINORANZA CRISTIANA

(Bruxelles, dall’inviato Sir) – «La libertà religiosa è il nocciolo per fare politica dentro e fuori l’Europa; essa è un valore da difendere a prescindere dal luogo». Lo ha detto Jan Olbrycht, vicepresidente del Gruppo europarlamentare dei popolari europei (Epp) e responsabile per il dialogo interreligioso e affari religiosi dello stesso Gruppo, aprendo questo pomeriggio a Bruxelles il seminario di studio «I cristiani nel mondo arabo, un anno dopo la primavera araba», promosso dalla Comece, dall’Epp e dal Gruppo europarlamentare conservatore e riformista (Ecr). «Siamo preoccupati per quello che succede alla minoranza cristiana nel mondo arabo» ha affermato Olbrycht cui ha fatto eco il suo collega di Gruppo, Konrad Szymanski. Per quest’ultimo «non c’è stato sollievo per i cristiani in Medio Oriente con la primavera araba. La loro persecuzione è una verità amara che l’Ue non può tacere, così come non può restare in silenzio davanti alla negazione dei diritti delle altre minoranze». «La diplomazia europea deve lavorare per ottenere il rispetto dei diritti civili – ha chiesto a gran voce il deputato europeo – la credibilità dell’Ue passa anche attraverso questo impegno». «Riconoscere la libertà religiosa è un bene per tutti – ha ricordato Mario Mauro, del Gruppo dei popolari – non ci sarà libertà per il mondo arabo senza libertà per gli arabi cristiani che si sentono chiamati a riconoscere nelle cose della vita di tutti i giorni, anche politiche, che Gesù è tutto. Senza il rispetto di libertà come quella religiosa vengono meno le prerogative di sviluppo degli stessi paesi mediorientali. Per ottenerle il dialogo resta lo strumento migliore». (Sir)