Vita Chiesa

DI NUOVO VIOLENZA CONTRO CARITAS PISTOIA, MONS. BIANCHI: SENZA REAZIONI DECISE COSTRETTI A SOLUZIONI RADICALI

“Sconcerto davanti a ciò che di grave sia accadendo e costernazione perché le forze a ciò preposte non possono fare nulla per mettere fine a una vicenda che preoccupa non solo l’ambiente di Caritas ma l’intera comunità ecclesiale e, certo, anche quella civile”. Così mons. Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia, davanti al nuovo episodio di aggressione accaduto la scorsa notte alla mensa Caritas di Pistoia.La persona che giovedì 27 ottobre aggredì con schiaffi e pugni il direttore di Caritas diocesana Marcello Suppressa, è di nuovo tornata ad introdursi – scardinando con forza il portone e creando ulteriori danni materiali – nella sede della mensa gestita dai volontari Caritas. Si tratta del terzo “colpo”, nei pochi giorni dopo l’aggressione fisica, che viene messo in atto da quella persona contro Caritas, ma la storia di violenza prosegue da oltre un anno.Manifestato un “forte abbraccio di solidarietà al direttore Suppressa e a tutti i volontari che prestano un servizio nei confronti delle parti più deboli della comunità”, il vescovo Bianchi non manca di sottolineare come “in assenza di reazioni decise che garantiscano la sicurezza degli operatori Caritas nonché la serenità in una struttura che ha un un evidente bisogno di serenità, la diocesi potrebbe vedersi costretta suo malgrado a ipotesi radicali e certo dannose per le persone più fragili ma anche per l’immagine dell’intera città”. Per mons. Bianchi “preoccupa non poco il clima di tensione e di paura che è costretti a respirare”.L’aggressione fisica del 27 ottobre costò a Marcello Suppressa una prima prognosi di 7 giorni poi portati a 15. L’autore è un trentaduenne immigrato, di origine albanese, già conosciuto da tempo sia in Caritas che fra le forze dell’ordine cittadine a causa di comportamenti violenti. Da oltre un anno ha preso di mira, procurando danni anche alle strutture, gli ambienti della mensa cittadina intitolata a don Siro Butelli. Qui, 365 giorni all’anno, vengono somministratori circa 60 pasti al giorno. Attorno alla mensa di via Nemoreto (centro storico cittadino) ruotano circa 80 volontari.