Vita Chiesa

DIOCESI DI PRATO, DOCUMENTO SULL’IMMIGRAZIONE, MONS. SIMONI: «NON C’E’ LEGALITA’ SENZA ACCOGLIENZA»

«Non ci può essere legalità senza accoglienza. Sono inscindibili, senza la legalità la solidarietà è debole e senza solidarietà la legalità è sforzo contro il debole». Il Vescovo di Prato, mons. Gastone Simoni, ha presentato questa mattina alla stampa il documento «Dalla paura alla speranza: la comunità si fa solidale», il contributo che la Chiesa pratese offre al dibattito locale e nazionale. Erano presenti mons. Pierluigi Milesi direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e Massimo Logli del Gruppo Crocevia, un laboratorio d’idee promosso dalla Diocesi di Prato, che ha materialmente redatto il documento.Il testo nasce come riflessione in preparazione alla Settimana sociale dei cattolici italiani in programma a Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre. Il documento che ha come tema l’immigrazione e la sua gestione è il frutto di un seminario che si è svolto a Prato lo scorso 20 marzo. È stata proprio la Cei, la conferenza episcopale italiana, e il comitato scientifico promotore delle Settimane sociali a scegliere la città di Prato come sede del confronto sulla questione nodale dell’immigrazione. «Prato – ha sottolineato mons. Pierluigi Milesi – è un caso unico in Italia. Gli aspetti critici che l’onda migratoria ha portato sulla città, come abbiamo scritto nel documento, ci portano a dire che il rispetto della legalità è la premessa indispensabile, ma anche che non è possibile parlare di questi temi soltanto in termini di minaccia». Scopo principale del documento è quello di dar vita ad una riflessione, «elementi utili – ha detto Massimo Logli – per iniziare un confronto su come una comunità, che si dice solidale, possa costruire e pensare allo sviluppo della città». Il documento inizia con una analisi del «caso Prato» per poi continuare con una riflessione sull’impegno dei cattolici. Poi la descrizione di alcuni esempi di azioni concrete messe in campo dalla Chiesa, definita «un nuovo welfare attivo» promosso dalle parrocchie e dalla rete di volontariato che secondo mons. Simoni «deve coinvolgere tutta la comunità locale il cui scopo deve essere quello di assicurare concretamente a ciascuno, straniero o italiano che sia, l’esercizio dei diritti: sociali, politici, economici».Il Vescovo Simoni invita la città di Prato a tutti i livelli, istituzionali, sociali ed economici, a prendere visione del documento, «siamo disponibili a confrontarci sul tema dell’immigrazione – ha detto il presule -, gli stranieri rappresentano il nostro “prossimo” e abbiamo il dovere dell’accoglienza, anche perché non ci sono alternative».Per l’inizio dell’anno pastorale saranno preparati una serie di approfondimenti su cui la Diocesi rifletterà a partire da settembre. «Quello che emerge è che non è vero che con l’integrazione aumenta la delinquenza, ma al contrario – sottolinea Massimo Logli, che ribadisce – È necessario contrastare l’illegalità, questo è il primo punto, ma poi, strategicamente creare una società di persone accolte, un processo di cittadinanza condivisa che alla fine riduce l’illegalità. Per questo vanno valorizzate le iniziative, anche della Chiesa, che operano in questa direzione».Il documento è scaricabile dal portale internet della Diocesi di Prato all’indirizzo www.diocesiprato.it.