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Economia: Istat taglia stima Pil del 2018 (+0,9%). Rapporto debito/Pil al 132,1%

«La crescita dell’economia – spiega l’Istat – è proseguita per il quinto anno consecutivo, segnando tuttavia un rallentamento rispetto al 2017. L’indebolimento della dinamica è derivato da un netto ridimensionamento del contributo della domanda interna, e in particolare della componente dei consumi privati. L’andamento delle esportazioni ha segnato una decelerazione e l’apporto della domanda estera netta al Pil è divenuto lievemente negativo».

Stando ai dati diffusi, dal lato della domanda interna nel 2018 si è registrata, in termini di volume, una crescita del 3,4% degli investimenti fissi lordi e dello 0,5% dei consumi finali nazionali. Per quel che riguarda i flussi con l’estero, le esportazioni di beni e servizi sono aumentate dell’1,9% e le importazioni del 2,3%.

La domanda interna ha contribuito positivamente alla crescita del Pil per l’1% (+0,9 al lordo della variazione delle scorte) e la domanda estera netta negativamente, per 0,1 punti.

A livello settoriale, il valore aggiunto ha registrato aumenti in volume nelle costruzioni (+1,7%), nell’industria in senso stretto (+1,8%), nell’agricoltura, silvicoltura e pesca (+0,9%) e nelle attività dei servizi (+0,7%).

L’avanzo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) misurato in rapporto al Pil, è stato pari all’1,6% (1,4% nel 2017).

L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (Ap), misurato in rapporto al Pil, è stato pari al -2,1%, a fronte del -2,4% del 2017, con un saldo primario pari a +1,6% (+1,4% nel 2017). Il rapporto debito/Pil nel 2018 è salito al 132,1%.