Toscana

EGITTO, NUOVE VIOLENZE TRA COPTI E MUSULMANI: 12 MORTI E 232 FERITI; ASSALTATE DUE CHIESE

Secondo testimoni, circa 500 islamisti salafiti si sono radunati ieri sera davanti alla chiesa copta di san Mina, alla periferia nord-est de Il Cairo, esigendo la consegna di una donna che secondo loro si era convertita all’islam e che i cristiani tenevano prigioniera. Dopo aspre discussioni fra le guardie della chiesa e il gruppo, si è passato allo scontro con colpi di arma da fuoco, bottiglie incendiarie e pietre. Le violenze si sono subito allargate a tutto il quartiere e un’altra chiesa nelle vicinanze, quella della Vergine Maria è stata data alle fiamme. 12 i morti e 232 i feriti, il tragico bilancio degli scontri nella nottata. L’esercito è giunto in massa ed ha impiegato molto tempo per separare i due gruppi che, tuttavia, stamani hanno dato vita ad una breve sparatoria che ha ferito altre cinque persone. Al momento soldati sono dispiegati attorno a tutte le chiese copte dell’area per prevenire possibili nuovi attacchi. La giunta militare che sta guidando il governo di transizione ha reso noto che sono stati effettuati 190 arresti, mentre l’esecutivo ha convocato una riunione urgente. Il premier, Essam Sharaf, ha rinviato un viaggio nei Paesi del Golfo. Gli incidenti di ieri sera rappresentano infatti una preoccupazione in più per le autorità egiziane che, stanno cercando di riportare il Paese alla normalità. L’impegno comune di cristiani e musulmani per una società più democratica, hanno fatto sperare in una riduzione delle tensioni interreligiose. Ma l’avvicinarsi delle elezioni in settembre e la forza dei gruppi musulmani integralisti fa temere una crescita delle violenze. Fra l’altro i salafiti – che seguono un’interpretazione radicale del Corano – non sono nuovi alle accuse, più volte smentite dai fatti, contro i cristiani che terrebbero prigioniere donne convertite all’islam. (Fonte: Radio Vaticana)