Italia

ELEZIONI: AZIONE CATTOLICA, VITA E PACE AL CENTRO DELLA POLITICA

“Il rispetto, la difesa e la promozione della vita e della pace”: queste le priorità che l’Azione cattolica italiana invita “a porre al centro di ogni autentica progettazione politica”. È quanto si legge nel documento-riflessione elaborato dalla presidenza nazionale di Ac in vista delle consultazioni elettorali del 13 e 14 aprile, e consegnato lo scorso 2 aprile dal presidente Luigi Alici a Giorgio Napolitano, nel corso dell’udienza concessa dal capo dello Stato in occasione delle celebrazioni per i 140 anni di fondazione della più antica associazione laicale italiana. Il documento, intitolato “L’Azione Cattolica Italiana per una politica profondamente rinnovata” – di cui il SIR ha già dato alcune anticipazioni (cfr. SIR Quotidiano del 2/04) – è stato diffuso oggi. (Testo integrale su www.azionecattolica.it) “La vita umana è il valore primario, la misura ultima che giustifica e orienta l’esercizio del potere politico – afferma la presidenza di Ac -; la pace rappresenta una modalità fondamentale e irrinunciabile di servire la vita, la sua dignità e inviolabilità. Da questi valori discende un’intera rete di sostegno ai luoghi di crescita della persona, a partire dalla famiglia, per espandersi progressivamente alla città e a tutte le istituzioni, nazionali e internazionali”. “Il nostro Paese – è il monito di Ac – deve investire con coraggio nelle forze più vive dalle quali dipende il futuro di tutti. Pensiamo in particolare ai giovani, ai quali non può essere negato il diritto a una vita piena e dignitosa”. In questo quadro “è decisiva una politica attenta alla famiglia e alla genitorialità”, a partire dal “riconoscimento della soggettività giuridica di ogni essere umano, dal concepimento al suo termine naturale”. “Vogliamo un Paese capace di progettare il proprio futuro” si legge ancora nel documento, e ciò significa “scommettere su ricerca, istruzione, cultura”, ma anche “fare in modo che il lavoro divenga, come affermato dalla nostra Carta costituzionale, un diritto inalienabile”. Al centro di questo diritto, spiega l’associazione, vi è “la dignità di ogni uomo, ma anche la responsabilità di chi lavora e il rapporto tra lavoro e sviluppo”. “Sicurezza, legalità, giustizia retributiva e sviluppo: su questo vorremmo si concentrassero i prossimi interventi di riforma del mercato del lavoro e delle politiche salariali”. L’Ac chiede inoltre di “promuovere l’inclusione sociale e l’integrazione culturale”. Un appello, infine, ai cattolici, “chiamati ad essere cittadini degni del Vangelo”; e l’invito a “tutti i cittadini a resistere alle sirene dell’antipolitica e a non rinunciare all’esercizio consapevole del voto, operando una scelta meditata e responsabile”.Sir