Toscana

Emergenza casa, accordo Cet-Regione

Duecento alloggi nelle province di Arezzo e Firenze per giovani coppie, anziani e famiglie in difficoltà. È questo la prima delle possibili opportunità che deriveranno dall’accordo firmato mercoledì scorso dal presidente della Regione Claudio Martini e il cardinale Ennio Antonelli, presidente della Conferenza episcopale toscana (nella foto la conferenza stampa per la firma dell’accordo). L’intesa prevede che la Cet metterà a disposizione alloggi di sua proprietà da recuperare o terreni edificabili per realizzare alloggi in affitto a canone calmierato e più accessibile. Alla firma dell’accordo erano presenti anche il vescovo Claudio Maniago, direttore dell’Osservatorio giuridico-legislativo della Cet, il vescovo Fausto Tardelli, segretario della Cet, e l’assessore per le politiche sociali Gianni Salvadori. «È il primo esperimento del genere in Italia – ha sottolineato Martini – e nasce con l’obiettivo comune di restituire alla casa il valore di bene essenziale per la vita delle persone e venire incontro alle esigenze di quelle fasce sociali escluse dai prezzi del mercato immobiliare. Per questo dobbiamo ringraziare i vescovi della Toscana per la collaborazione con la Regione in questo delicato settore». Anche il cardinale Antonelli ha sottolineato la difficoltà a reperire case in affitto, soprattutto nelle città. «C’è bisogno di alloggi e di affitti sostenibili – ha sottolineato – per le giovani coppie e le famiglie in difficoltà. Infatti, la domanda della casa è resa più acuta sia dall’elevata domanda da parte degli studenti, sia per lo sfruttamento turistico. E allora sono le famiglie che rischiano di rimanere schiacciate in questa morsa».

Ad illustrare i punti chiave dell’accordo è stato l’assessore Riccardo Conti, che tra le sue deleghe ha quella della casa. «Innanzitutto – ha spiegato – aumenteremo l’offerta di abitazioni in affitto a canoni sostenibili ovvero a prezzi inferiori del 25% rispetto al canone concordato nei patti territoriali (circa 400 euro al mese)». In secondo luogo la Cet in collaborazione con la Regione si impegna a «individuare le aree di sua proprietà dove costruire nuovi alloggi o gli alloggi esistenti da ristrutturare e recuperare». Sulla base di queste indicazioni, i Comuni interessati verificheranno la fattibilità degli interventi e la loro compatibilità con i propri strumenti urbanistici vigenti. I programmi saranno definiti sulla base di un’istruttoria comune e saranno valutati con particolare attenzione alla riqualificazione urbanistica. «La Regione – ha concluso Conti – da parte sua interverrà con un finanziamento di 9 milioni di euro».

Simone Pitossi