Pisa

Estate, tempo di sagre paesane

Gli spaghetti o zuppa toscana, pizza o dolce. In estate la gente riscopre il piacere di stare all’aria aperta e lo fa anche approfittando delle decine di sagre allestite in borghi, paesi e quartieri del territorio. Un’occasione per valorizzare i frutti del creato, il lavoro dell’uomo sulla terra. Non solo: «la riscoperta delle sagre paesane – commenta il presidente di Coldiretti Fabrizio Filippi – è il frutto dell’esigenza di ristabilire un rapporto più diretto con il cibo, la cultura e le tradizioni e per ricordare i cicli stagionali della natura ed i suoi prodotti, ma è anche un’opportunità per ampliare l’offerta turistica e far conoscere e valorizzare interessanti aree interne della nostra diocesi».

A Buti la gente si ritrova a tavola in piazza, al castello o al campo sportivo, servita da entusiasti contradaioli. Nel Castel Tonini, ad esempio, in questo fine settimana, la contrada di San Rocco promuove la sagra del maccherone locale, fatto con pasta di sfoglia; faranno da contesto alla sagra gli spettacoli di artisti di strada ed una mostra di pittura. A Cascine di Buti, nel campo sportivo, sempre in questo secondo week-end di luglio, c’è la sagra del ranocchio, affiancata a manifestazioni collaterali come la marcia podistica o l’esposizione di auto d’epoca. Nel prossimo week-end la contrada di San Francesco promuove invece nella omonima piazza la sagra della trippa. Il 6 e 7 agosto, al circolo 1° maggio, sagra della pizza (organizza la contrada del San Michele). L’ultimo week-end di agosto, a Castel Tonini, la contrada San Nicolao promuove la sagra del frate. Manifestazione cui è legato un simpatico segno di auspicio: il tradizionale lancio notturno della colombina che dovrà percorrere su una fune tesa fra due palazzi un tratto di circa cento metri, da via Castel di Nocco a Piazza della Repubblica, e accendersi prima di tornare al punto di partenza. Se ciò si verificherà, sarà considerato di buon auspicio per la vittoria della contrada in vista del palio di Sant’Antonio che si correrà a gennaio del prossimo anno.Ad Uliveto Terme si è da poco conclusa la sagra dell’anguilla.    A San Piero a Grado, ultimo week-end (dall’8 al 10 luglio) con la sagra del pinolo. Pinoli biologici del Parco costituiranno l’ingrediente caratteristico del pesto (ottimo condimento per gli spaghetti), la torta coi bischeri – da poco inserita nell’elenco regionale dei prodotti tradizionali della Toscana – e la «mantovana». Intorno alla sagra, nata 26 anni fa, ruotano un centinaio di volontari, attivi in parrocchia o in paese. Gli utili sono destinati a famiglie povere del territorio o ad associazioni.La frazione si identifica nel pinolo e, in particolare, in una mandria, ovvero una grande aia dove venivano distese pine e qui lavorate.  Simbolo della sagra un pino con un pinolo aperto dove sembra frescheggiare un uomo.A Filettole si rinnova – nei dintorni della chiesa – nei prossimi tre week-end di luglio, la gustosa tradizione della festa della birra bavarese. Giovani e famiglie si danno appuntamento per gustare i ricchi piatti di introvabili specialità bavaresi annaffiati da una birra prodotta in un monastero tedesco. E poi, le gustose e genuine specialità locali della cucina toscana, sapientemente preparate dalle donne del paese che danno vita insieme a molti altri volontari di ogni età a questa grande iniziativa estiva.La sagra offrirà l’occasione per divulgare (grazie alla Fratres di Filettole ed alla Misericordia di Pisa) materiale informativo sulla donazione del sangue e degli organi. Sarà possibile iscriversi alla sezione filettolina dell’associazione.  Anche nelle Colline pisane, dove la tradizione agricola è molto forte, fioriscono, in estate, le sagre gastronomiche. Alla festa patronale di San Jacopo a Vicarello si accompagna una originale sagra gastronomica. Da mercoledi 20 a sabato 23 luglio, ogni sera, nello spazio attiguo alla chiesa, «un’Europa di sapori», piatti tipici di alcuni Paesi dell’Unione Europea: Inghilterra, Francia, Olanda, Spagna. «L’Europa dei rioni unione di tante diversità», confronto e sintesi di culture (anche gastronomiche) è infatti il tema di fondo del «corteo dei rioni» che ormai da qualche anno mette in strada la fantasia e le coreografie di bambini, giovani, adulti e nonni dei diversi rioni del paese.A Pomaia, dal 5 al 7 agosto, la sagra del popone , cena a base di piatti tipici toscani, popone e prosciutto a volontà e, nel contempo, manifestazioni sportive. Ad Orciano pisano, il più piccolo paese della provincia di Pisa, l’8 agosto, fiera paesana con stand gastronomici. A Castellina Marittima, dal 19 al 21 agosto, cucina povera, rassegna enogastronomica con cena a base di piatti tipici «poveri».