Toscana

FERROVIE TOSCANE, CONTI: MANCANO 20 TRENI AL GIORNO

In Toscana mancano 20 treni al giorno. Parola dell’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti, che stamani ha partecipato ad un’audizione della commissione consiliare territorio e ambiente presieduta da Erasmo D’Angelis. Insieme a lui hanno partecipato anche il dirigente regionale di Trenitalia Fiorenzo Martini e il difensore civico regionale Giorgio Morales. “In Toscana – ha detto Conti – sono previsti da orario 660 viaggi di treni regionali al giorno con l’impiego di 150 treni. Venti treni in più consentirebbero un rinnovo del materiale rotabile necessario ad assicurare un servizio migliore. Ma un altro problema fondamentale è anche la mancanza di manutenzione. Basta pensare al sottoutilizzo che viene fatto della grande e innovativa officina dell’Osmannoro a Firenze, costata 400 miliardi di lire”.

Secondo i dati regionali, illustrati in commissione dall’ingegner Saverio Montella, oltre il 50% dei disservizi dell’ultimo anno è attribuibile al materiale rotabile e oltre il 30% alle infrastrutture. La Regione ha previsto uno stanziamento di 76 milioni di euro tra il 2001 e il 2007 per nuovi servizi o adeguamenti infrastrutturali “mentre dallo Stato – ha precisato Conti – non abbiamo avuto niente”.

“Nel 2005 – ha continuato Conti – le penali che Trenitalia dovrà pagare rasentano il milione di euro, il doppio rispetto al 2004, pari ad un indice di disservizio del 12%. Altre regioni hanno indici peggiori: per esempio per il Piemonte è il 44%, e in quel caso la giunta sta pensando ad una forma di risarcimento per i pendolari come un mese gratuito, visto che le penali sono maggiori. Noi ci concentreremo invece sul miglioramento del servizio”.

“La Toscana ha visto crescere del 15, 20% i servizi ferroviari negli ultimi anni, a parità di infrastrutture – ha puntualizzato Martini – grazie all’attivazione di Memorario i passeggeri della linea Firenze-Livorno sono aumentati dell’8% nel terzo quadrimestre 2005. I problemi ci sono, soprattutto negli ultimi mesi, anche se in alcuni casi ci sono stati ritardi nella consegna del materiale rotabile non imputabili a noi ma all’industria privata”. Morales, ricordando le numerose lamentale che il suo ufficio riceve da parte dei pendolari, ha anche proposto che “il bonus per i ritardi sia calcolato non sulle 24 ore ma per fasce orarie, e sia anche esteso ai titolari della carta Pegaso”. (ANSA).