Cultura & Società

Firenze e la musica strumentale del secondo Ottocento per l’inizio anno del Conservatorio

«Firenze e la musica strumentale del secondo Ottocento: Abramo Basevi, Giulio Briccialdi, Cesare Ciardi» è il tema del convegno che si terrà a Firenze il 22, 23 e 24 settembre presso il Conservatorio «Cherubini», la Biblioteca Marucelliana, la Biblioteca Riccardiana e il Lyceum Club Internazionale. 

Il progetto prende spunto dalla fortunata coincidenza della celebrazione del bicentenario dalla nascita (1818) di questi tre importantissimi musicisti e vedrà la presenza di musicisti e studiosi di fama internazionale impegnati in concerti, mostre, donazioni, pubblicazioni.

Abramo Basevi, tra i fondatori del Regio Istituto, poi Conservatorio, operò a livello europeo dando un impulso fondamentale alla ricerca e alle innovazioni in campo musicale e musicologico. Tutta la sua famiglia era accomunata da una passione bibliofila di alto livello, e contribuì, con lasciti di documenti e libri di ogni genere, ad arricchire le biblioteche fiorentine. Nel nostro caso, i quasi 4.000 libri musicali donati da Basevi alla Biblioteca del Conservatorio, rappresentano un unicum e ancora oggi sono oggetto di studi continui da parte di musicologi di tutto il mondo.Giulio Briccialdi e Cesare Ciardi, entrambi straordinari flautisti, sono tutt’ora conosciuti per le loro importanti opere. Il primo, amico intimo di Liszt, fu docente al Cherubini e anche ideatore di un rivoluzionario modello di flauto. Il secondo, nato a Prato, svolse gran parte della sua carriera a San Pietroburgo, come docente e musico di Corte.

Il Convegno prenderà il via sabato 22 settembre alle ore 10 presso la Sala del Buonumore «Pietro Grossi» e vedrà la presenza, fra gli altri, del Sindaco di Firenze Dario Nardella, del Presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, dell’assessore alla Cultura del Comune di Prato Simone Mangani, oltre al Presidente del Conservatorio Pasquale Maiorano e del Direttore Paolo Zampini.

L’evento è realizzato con il contributo dell’Istituto Internazionale «Lorenzo de’ Medici» – Firenze, Polistampa – Firenze, Fondazione Enzo Hruby – Milano, Fondazione Ente Cassa di Risparmio di Firenze, FUP Firenze University Press, Consiglio Regionale Toscano, Onerati Strumenti Musicali – Firenze Zanobini Vinattieri in Firenze. Con il patrocinio di Anno europeo patrimonio culturale, Consiglio Regionale Toscano, Comune di Firenze, Comunità ebraica di Firenze, MIUR, MIBACT, Università di Firenze.

Il Conservatorio aderisce anche quest’anno alla Notte dei Ricercatori, iniziativa promossa dalla Commissione Europea fin dal 2005 coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei. Firenze, e in particolare l’Università degli studi di Firenze, aderisce a questo progetto europeo e ha chiesto la collaborazione dei Conservatori toscani per la realizzazione di una conferenza-concerto-spettacolo il 28 settembre. L’iniziativa sarà ospitata presso il Teatro dell’Opera di Firenze, e gode quindi della collaborazione della Fondazione Maggio Musicale Fiorentino. Come filo conduttore il testo scritto dal Rettore Prof. Luigi Dei intitolato Conversando con Darwin. Dei generi musicali e di tanto alto. Ai conservatori toscani, nell’ambito del progetto OTC, è affidata l’intera gestione musicale del progetto. Capofila del progetto è il Conservatorio di Firenze, nella persona del M. Paolo Ponziano Ciardi.

Numerose classi del Cherubini saranno protagoniste nei concerti finali dell’anno accademico appena concluso che si terranno il 26 settembre, il 2 e l’8 ottobre presso la Sala del Buonumore Pietro Grossi (Ingresso libero), mentre sabato 6 ottobre alle 20:30 (con replica lunedì 8 ottobre nello stesso orario) il Conservatorio presenterà presso il Teatro dell’Affratellamento il proprio omaggio alla figura del compositore fiorentino Mario Castelnuovo-Tedesco (Firenze, 3 aprile 1895 – Beverly Hills, 16 marzo 1968) nel cinquantenario della sua scomparsa.

Sarà eseguita in forma semi-scenica l’opera da camera L’importanza di esser Franco, un vero e proprio unicum nella produzione operistica di tutti i tempi essendo scritta per 8 cantanti, 2 pianoforti e strumenti a percussione. Un puro e totale divertissement musicale, scritto senza esser stato commissionato e senza scadenze temporali all’insegna del motto “e lasciatemi divertire”, mutuato sì dal Futurismo, ma senza le sue connotazioni ideologiche, essendo Castelnuovo-Tedesco vittima del fascismo e delle leggi razziali, che lo costrinsero all’esilio negli Stati Uniti dal 1938. Il motto è messo in bella vista nel manoscritto sulla prima pagina di ciascuno dei 3 atti dell’opera, che fu scritta a Beverly Hills (dove il compositore fiorentino abitava ormai da decenni) tra il settembre 1961 ed il febbraio 1962. Il progetto gode del Patrocinio del Lyceum Club Internazionale di Firenze (Ingresso 10 € – ridotto studenti e professori 5 € prenotazioni 055 681 4309).

Nato su iniziativa del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è invece l’importante Premio Nazionale delle Arti per la promozione artistica delle istituzioni italiane, dedicate alle arti figurative, alle arti dello spettacolo, al design e all’interpretazione musicale, che quest’anno nella sua sezione fiorentina costituirà un’occasione di incontro, di studio intorno al mondo della chitarra, dell’arpa e del mandolino. Attraverso la loro audizioni, le istituzioni musicali designano e sostengono i propri studenti alla partecipazione al Premio Nazionale delle Arti, esaltando la vocazione all’arte e alla cultura del settore dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica.

Nell’iniziativa, al Conservatorio Cherubini il 3, il 4 e il 5 ottobre, si segnala il conferimento del Premio alla Carriera a Angelo Gilardino «per la sua opera a favore del repertorio della chitarra come compositore, storico, ricercatore e didatta». Fra gli ospiti Diana Castelnuovo-Tedesco, nipote del compositore fiorentino Mario Castelnuovo-Tedesco, Sergio Givone, filosofo e scrittore, ordinario emerito di estetica all’Università di Firenze, Marco Tullio Giordana, regista cinematografico e teatrale e Luigi Attademo, concertista e docente di chitarra. 

Tra gli altri appuntamenti in evidenza l’omaggio all’opera del mandolinista Carlo Munier (1859-1911) attivo a Firenze nella seconda metà del XIX secolo. Carlo Munier verrà ricordato da Ugo Orlandi, nella doppia veste di musicologo – Il Poeta del Mandolino – e mandolinista, con l’esecuzione delle sue opere insieme al Trio a Pizzico, composto da Francesco Cuoghi (chitarra), Nazarena Recchia (arpa) e Sonia Maurer (mandolino), in un percorso sulla musica del Novecento.

La serata inaugurale del 3 ottobre sarà dedicata a Mario Castelnuovo-Tedesco: un filo diretto con il Conservatorio di Firenze – Castelnuovo Tedesco è stato allievo del Conservatorio fiorentino – e un filo diretto con il repertorio dell’arpa e soprattutto chitarra, dove spicca la produzione del maestro fiorentino. Interpreti i giovani studenti del Conservatorio – chitarrista Tommaso Tarsi e l’arpista Letizia Lazzerini, insieme ai clarinettisti Iacopo Carosella e Francesco Darmanin – e docenti di Conservatorio Quartetto Michelangelo, Fabio Battistelli.

La proficua collaborazione con la Biblioteca Marucelliana è riconfermata grazie alla rassegna Note tra i libri rassegna organizzata dal Conservatorioal via venerdì 12 ottobre. Scenario della manifestazione sarà il suggestivo salone di lettura della Marucelliana, biblioteca aperta al pubblico nel 1752 e dotata di importanti collezioni sia antiche che moderne.  Tra i protagonisti di questa seconda edizione di Note tra i libri i migliori allievi delle classi del Cherubini.  

In partenariato con il Museo Galileo di Firenze Il 10 novembre si terrà un’importante convegno su Vincenzo Galilei. Una giornata di studio con momenti musicali in occasione della ricorrenza dei 450 anni dalla pubblicazione dell’opera “Fronimo. Dialogo nel quale si contengono le vere e necessarie regole di intavolare la musica per liuto” (Venezia 1568) di Vincenzo Galilei, padre dello scienziato Galileo Galilei. Tra i partecipanti studiosi ed interpreti tra i più accreditati del mondo liutistico italiano e contemporaneo: Philippe Canguilhelm, Dinko Fabris, Andrea Damiani. Non ultimo un momento importante per ricordare la recente apertura della prima cattedra di liuto del Cherubini tenuta dal M° Francesco Romano.

Riconfermata anche quest’anno la partecipazione a Strings City, festival diffuso dedicato alla musica degli strumenti a corda nei luoghi della cultura più suggestivi della città che si terrà nel mese di dicembre.

Tra le novità anche una convenzione con l’Accademia della Crusca finalizzata alla promozione di progetti culturali ed eventi musicali. Prossimo appuntamento il 6 ottobre in occasione delle manifestazioni per la XIII edizione del Premio Nazionale delle Arti. 

Calendario eventi in continuo aggiornamento sul sito www.conservatorio.firenze.it