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Francesco Live: l’economia al centro degli incontri di domani

Il programma di domani sabato 13 aprile. La mattina appuntamento in Santa Croce e nel pomeriggio worshop disseminati in luoghi diversi di Firenze

“Per salvare la vita sulla terra serve una conversione ecologica”. E’ l’appello lanciato stamane da Stefano Mancuso, professore all’università di Firenze e fondatore della neurobiologia vegetale, dal palco di Francesco Live, il meeting dei giovani in corso nella città gigliata per cercare risposte di futuro seguendo la testimonianza del Poverello d’Assisi.

Stamani una Basilica di Santa Croce gremita di giovani ha visto la prima plenaria dedicata all’ecologia integrale e con la quale, dunque, il migliaio di ragazzi giunti da tutta Italia hanno iniziato a scandagliare i temi che sono al cuore di queste giornate, pensate nell’ambito delle celebrazioni per l’ottavo centenario delle stimmate di san Francesco.

La vita, ha spiegato Mancuso, “è un bene prezioso e a quanto sappiamo la vita sulla terra è unica nell’universo, lo dico da scienziato: non ci sono evidenze per dire il contrario”.  Eppure, ha spiegato, la quantità di vita sul pianeta si sta riducendo: il numero di animali sulla terra si è dimezzato negli ultimi cinquant’anni, tra i mammiferi la quasi totalità è ormai formata dall’uomo e da animali che fanno parte della catena alimentare umana.

Anche Chiara Giaccardi, docente di sociologia presso l’Università Cattolica di Milano, ha sottolineato il peso dell’impronta umana sulla Terra: “Siamo nell’era dell’antropocene, l’uomo ha il potere di stravolgere il pianeta”. Di fronte a questo, ha affermato, la risposta è nel riuscire a essere generativi: “La scienza ci dice che tutto è relazione, e la relazione è generativa, fa nascere frutti di futuro. La libertà non è assenza di legami: è far esistere qualcosa che ancora non c’è. È portare nel mondo qualcosa di nuovo, in modo condivisivo”. Tutto l’opposto quindi rispetto all’individualismo che, secondo la sociologa, “ci slega da tutto e finisce per farci essere tutti uguali. Non è questa la nostra visione antropologica. Ogni genio ha bisogno di essere fecondato per poter creare. Ogni cosa che facciamo ha un impatto sulla società, sulla natura”.

La plenaria, coordinata da Michela Lazzeroni, docente di geografia economico-politica all’Università di Pisa, ha dato voce anche a Giorgio Brizio, un giovane di 22 anni, studente di Scienze internazionali dello sviluppo e della cooperazione, che si occupa anche di crisi climatica e migrazioni. Sul palco anche fra Francesco Zecca, frate minore della Provincia del Salento, impegnato da anni sul versante di giustizia, pace e salvaguardia del creato, sia nella città in cui opera, Taranto, che nel progetto OIKOS, la rete francescana del Mediterraneo, che proprio nei giorni di Francesco Live, ha portato a Firenze alcuni giovani provenienti da Paesi che si affacciano sul “Mare nostrum” e che da giorni, nella sala giunta di Palazzo Vecchio, si stanno confrontando su molti temi che riguardano il presente e il futuro di quest’area del mondo.

Nel pomeriggio i giovani sono stati coinvolti in workshop tematici, distribuiti in vari luoghi della città in attesa, poi, di trasferirsi a Spazio reale per lo spettacolo “Frà” di e con Giovanni Scifoni.

Sarà, invece, l’economia il tema al centro della giornata di sabato 13 aprile. La mattina la seconda plenaria del meeting, coordinata – sempre nella basilica di Santa Croce – da Andrea Piccaluga, docente di management dell’innovazione alla Scuola Sant’Anna di Pisa, che proporrà un dialogo con Alessandro Sannino, docente presso l’Università di Salerno e fondatore, tra le altre, di un’impresa attiva nel Salento, che sta dando lavoro a numerosi giovani della zona; con Elena del Pup, fondatrice di The Good scientists, piattaforma pensata per favorire il lavoro degli scienziati con enti no profit. Infine con Caterina Giuliani, Ceo e co-founder di Bioverse srl, startup innovativa che sviluppa dispositivi biomedici per contesti a basse risorse.

Il pomeriggio sarà dedicato, come già venerdì, a worshop disseminati in tanti luoghi diversi di Firenze, nei quali i giovani si misureranno, in forma laboratoriale, su temi differenti, ciascuno sulla base delle scelte formulate al momento dell’iscrizione. In particolare, uno si terrà presso il centro islamico di Firenze, a cura di Hamdam Al Zegri, mediatore interculturale e responsabile del dialogo interreligioso della comunità islamica di Firenze, dedicato al tema “Pensieri e storie diverse s’incontrano”, sulla scia dell’incontro a Damietta tra Francesco e il sultano. Un altro workshop sarà a cura della Gioventù Francescana d’Italia: cosa significa essere fratelli nel mondo in cui viviamo? Mentre Mago Magone, alias fra Adriano Apollonio, aiuterà i giovani a ragionare sul tema: “Sentire di star bene e raccontarlo”. Il cantautore e musicista Lorenzo Baglioni si addentrerà coi ragazzi in un laboratorio artistico, e Mus.E offrirà un laboratorio itinerante ambientato nel 1922 quando Stefano Bardini muore lasciando a Firenze una sofisticatissima collezione di opere d’arte. Infine un laboratorio, affidato a Simona Cherici, sarà dedicato alla corporeità. Partendo dall’episodio dell’incontro tra il giovane Francesco e il lebbroso, i ragazzi lavoreranno su come abitare il corpo per renderlo strumento d’amore.

La giornata si concluderà con la grande festa nel chiostro di Santa Maria Novella, tra musica dal vivo e testimonianze. Ospiti Lorenzo Baglioni, Matteo Faustini e Davide Scavolini, don Alberto Ravagnani.

“Francesco Live” è una delle molteplici proposte che il comitato toscano che riunisce le varie componenti della grande famiglia francescana, ha messo in piedi per fare dell’anniversario degli ottocento anni dalla stimmatizzazione di san Francesco un’occasione preziosa per interrogarci oggi sul tema delle ferite che possono diventare vita nuova.

Per ogni info: segreteria@francescolive.it
Il programma su www.francescolive.it