Italia
Giorgio La Pira: card. Betori, “come alla sua epoca sperimentiamo la necessità di costruire ponti per far incontrare sensibilità, culture, religioni”
Nel suo intervento l’arcivescovo di Firenze ha ripercorso il pensiero e l’impegno di Giorgio La Pira, con l’attenzione al dialogo tra religioni, al ruolo delle città, alla vocazione del Mediterraneo, il “lago di Tiberiade allargato”. Del “sindaco santo”, il cardinale ha ricordato il contributo che proprio La Pira ha dato nell’elaborazione dell’art. 11 della Costituzione nel quale si afferma che “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Richiamando il “grido” di La Pira a difesa delle città minacciate dalle bombe all’idrogeno, Betori ha ammonito: “È un grido che oggi si alza dalle città ucraine. Ma anche da tanti altri luoghi nel mondo travolti da quella ‘guerra mondiale a pezzi’ che ci ha insegnato a vedere Papa Francesco”. “L’invocazione – ha aggiunto – che ancora oggi possiamo rivolgere ai ‘capi dei popoli belligeranti’ può essere quella che Giorgio La Pira lanciava in suo articolo dal titolo significativo: ‘Abbattere i muri e costruire i ponti’. Erano parole che avevano come riferimento il conflitto israeliano-palestinese, ma che sono valide per qualsiasi situazione bellica”.