Fiesole

Giornata dei poveri, convegno diocesano Caritas Fiesole a Rignano

«Non distogliete lo sguardo dai poveri» è il tema della Giornata mondiale e anche quello del convegno che la Caritas diocesana organizza per questa domenica pomeriggio al centro pastorale di Rignano sull’Arno. «Domenica 19 novembre – ci spiega il direttore don Paolo Tarchi – invitiamo gli operatori Caritas (centri d’ascolto, “projects”, luoghi di accoglienza) e tutti coloro che desiderano avvicinarsi a questa esperienza, al centro pastorale a partire dalle ore 15 per un convegno di presentazione del messaggio del papa e per un momento di formazione su come gestire un centro di ascolto. Avremo anche modo di condividere esperienze vicariato per vicariato».

Il convegno infatti inizia alle ore 15 con la relazione di suor Letizia Dei, Fraternità della Visitazione, sul messaggio del Papa (box in alto). Poi, alle 15.30, Luca Orsoni (formatore Caritas Firenze) presenta il rapporto povertà nelle diocesi della Toscana e poi illustra il ruolo sul territorio dei centri d’ascolto parrocchiali. Alle 17 incontri per vicariati. Infine alla 18 la Messa presieduta dal vescovo Stefano che concluderà l’incontro. A don Paolo Tarchi, da poco nominato direttore della Caritas diocesana, abbiamo rivolto alcune domande.

Com’è organizzato il lavoro della Caritas a livello diocesano?

«Prima di rispondere a questa domanda vorrei ringraziare tutti coloro che in questi 50 anni, rispondendo all’invito di papa Paolo VI, hanno dato vita e sviluppato con intelligenza ed efficacia la presenza della Caritas sul territorio diocesano. Con la nomina della nuova dirigenza abbiamo costituito un nuovo consiglio di cui fanno parte, oltre a me che sono il direttore: il vescovo Stefano Manetti come presidente; Arianna Martini (vice direttore); Giusy Toscano (segretaria); suor Letizia Dei e don Andrea Gargareschi (equipe formazione); Stefano Ermini, Giulia Santi, Anna Balocco, Angelo Rossi (equipe progettazione); Anna Caviglioni (Chianti) e Armando D’Agata (Valdisieve) rappresentanti centri di ascolto; Daniele Valoriani (consulente area lavoro). Inoltre abbiamo costituito il gruppo “Charity Projets Fiesole”, di cui fanno parte tutte le realtà che in questi anni hanno realizzato progetti significativi come Orto Torto, Pranzo di Babet, La Formica, Clothes, accoglienza rifugiati e percorsi umanitari, accoglienza ucraini».

Quanti centri di ascolto ci sono?

«Tutti i vicariati e le singole parrocchie hanno un’attività di attenzione ai poveri. I centri più strutturati che fanno anche parte della rete regionale Mirod sono a Montevarchi, San Giovanni Valdarno, Figline, Rignano e Greve. Mirod (Messa in Rete Osservatori Diocesani), è il “data base” che consente di raccogliere bisogni, povertà e risorse (590 centri operativi in Toscana). Così emerge una panoramica che poi confluisce in un rapporto annuale che Caritas offre ai propri operatori e sopratutto alle istituzioni, in particolare la Regione e gli enti locali».

L’intervista integrale sull’edizione cartacea e digitale