Pisa

Giubileo: la diocesi di Pisa realizzerà una casa per detenuti con misure alternative

«Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione».

La parabola della pecorella smarrita, raccontata nel Vangelo di Luca (15,1-7) precederà – domenica 13 dicembre, alle ore 16.30 in Battistero, a Pisa – la lettura della prima parte della bolla di indizione del Giubileo straordinario della misericordia.

Dopo la memoria del battesimo, i fedeli si sposteranno in Cattedrale dove si aprirà la Porta Santa. Sarà l’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, colpendo la porta principale del Duomo, ad acclamare: «Aprite le porte della giustizia, entreremo a rendere grazie al Signore» (cfr Sal 118,19). Così proseguendo una volta aperta la porta: «È questa la porta del Signore: per essa entriamo per ottenere misericordia e perdono».

Poi, una volta giunto ai gradini del presbiterio, l’Arcivescovo si porterà con i diaconi alla porta della navata di San Ranieri e la aprirà: sarà quella la Porta Santa della diocesi in questo anno giubilare straordinario dedicato al tema della misericordia di Dio. Per favorire la partecipazione del maggior numero di fedeli possibile prima in Battistero e poi in Cattedrale, tutte le Messe che ordinariamente si celebrano nel pomeriggio nelle chiese parrocchiali della diocesi saranno sospese.

L’anno della misericordia a Pisa lascerà un segno: una casa per condannati che accedono a misure alternative alla detenzione (semilibertà, affidamento in prova al servizio sociale, detenzione domiciliare) o per detenuti che usufruiscono di permessi premio o, infine, per ex detenuti che una volta usciti dal carcere non hanno un lavoro o un tetto sotto cui stare.

La struttura, che sarà intitolata all’arcivescovo Alessandro Plotti – recentemente scomparso,  sarà ricavata in una canonica di due piani attualmente in disuso, abitata fino agli anni ’70 dal parroco di Sant’Andrea a Lama, nel comune di Calci. In passato è stata una delle prime strutture ad accogliere profughi vietnamiti. Ora però la casa necessita di una radicale ristrutturazione. Serviranno circa 200mila per recuperarla. Le prime «offerte» sono già arrivate, altre arriveranno grazie alla giornata dell’Avvento di fraternità indetta in tutta la diocesi questa domenica 13 dicembre.

Intanto, per vivere al meglio questo anno giubilare, il Centro pastorale diocesano per l’evangelizzazione e la catechesi ha elaborato due utili sussidi: «Il Vangelo della Misericordia… e le sue opere» e «Misericordia io voglio e non sacrificio».

Le pubblicazioni possono essere richieste al centro pastorale.