Gmg Lisbona 2023

Gmg Lisbona, i giovani della diocesi di San Miniato in viaggio

I giovani della diocesi di San Miniato partiti nella serata di ieri alla volta di Lisbona per la Gmg. Da martedì sarà con loro anche il vescovo Giovanni Paccosi.

Giovani di San Miniato in viaggio

Sono 68 i giovani della diocesi di San Miniato che, guidati dal vescovo Giovanni Paccosi, parteciperanno alla Giornata mondiale della gioventù (Gmg), in programma nella capitale del Portogallo dal 1° al 6 agosto. L’organizzazione della trasferta è stata curata dallo staff diocesano della Pastorale giovanile. Accompagnano la delegazione sanminiatese anche due giovani presbiteri: don Tommaso Botti, parroco di Lari, Usigliano e Casciana Alta e don Luca Carloni, vice parroco a Ponsacco.

La partenza in pullman è avvenuta nella tarda serata di ieri, sabato 29 luglio, da San Miniato Basso, dove la delegazione sanminiatese è stata raggiunta da 350 giovani arrivati da Arezzo, Cortona e Sansepolcro guidati dal monsignor Andrea Migliavacca, per effettuare il viaggio insieme a loro.

La prima tappa dell’itinerario verso la penisola iberica è stata Lourdes in Francia, dove i pullman toscani sono arrivati intorno all’ora di pranzo di oggi domenica 30 luglio. Nel santuario mariano ai piedi dei Pirenei i giovani hanno visitato i luoghi più significativi, partecipando alla Messa, alla processione eucaristica e alla processione aux flambeaux della sera.I giovani col vescovo prima della partenza

Domani, lunedì 31 luglio, il viaggio riprenderà alla volta di Ribamar, cittadina lusitana sull’Oceano Atlantico a 60 chilometri a nord di Lisbona, che ospiterà le due delegazioni per l’intera durata della Gmg. Monsignor Paccosi si unirà alla comitiva nella giornata di martedì 1° agosto.

Le giornate portoghesi dei giovani della diocesi saranno scandite da molteplici occasioni di riflessione, preghiera e catechesi. In particolare il programma prevede per il 1° agosto, al mattino, una visita al santuario di Fatima e alla sera la partecipazione alla Messa di apertura ufficiale della Gmg al Parco Edoardo VII di Lisbona. Nei giorni seguenti è prevista tutte le mattine a Ribamar una catechesi aperta a tutti i giovani italiani tenuta dal vescovo Andrea Migliavacca, che avrà come tema guida quello indicato da papa Francesco per queste giornate: «Maria si alzò e andò in fretta» (Lc 1,39); e al pomeriggio sempre spostamento verso Lisbona per partecipare alle iniziative in calendario.

Nella sera di mercoledì 2 agosto poi, si terrà sul Lungomare di Alges a Oeiras nella periferia di Lisbona, la “Festa degli italiani”, un momento di preghiera, riflessione e festa presieduto dal presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, con la partecipazione dei vescovi italiani presenti alla Gmg

Le Giornate entreranno nel vivo il 3 agosto con la cerimonia di accoglienza di papa Francesco e il 4 agosto con la Via Crucis presieduta dallo stesso Santo Padre. Sabato 5 agosto ci sarà poi il pellegrinaggio verso il Campo da Graça, sempre a Lisbona, dove nelle settimane scorse sono state installate le infrastrutture per la grande veglia che si terrà insieme a papa Francesco (sempre nella serata di sabato 5 agosto). I nostri giovani dormiranno quindi all’aperto a Campo de Graça, dove all’indomani si terrà la Messa solenne di chiusura della Gmg.

La partenza per il ritorno a casa è prevista nello stesso primo pomeriggio di domenica 6 agosto, sempre in pullman, con tappe in Spagna a Saragozza, Canovelles e Barcellona. Il rientro in diocesi è previsto per la sera di martedì 8 agosto.

Il vescovo Giovanni, nell’omelia della Messa celebrata a San Romano prima della partenza, come ideale mandato ai nostri giovani ha detto loro: «In questo vostro andare a Lisbona per la Gmg ci sono le dimensioni del mondo. C’è la Chiesa, che ha le dimensioni del mondo. Partiamo allora portando con noi non solo il kit del viaggiatore o del pellegrino, ma anche tutta l’attesa della nostra gente, della nostra diocesi, delle nostre parrocchie, che guardano a voi perché riportiate qualcosa di grande. Portiamo con noi tutti, anche i giovani rimasti a casa, che condividono con voi la vita quotidiana e che magari non conoscono Gesù. Per farlo non c’è da fare altro che liberare il nostro cuore da tutto quello che ci può impedire di essere disponibili ad accogliere quello che incontreremo, le parole che ci saranno dette, i gesti che vivremo. […] Di una cosa siamo sicuri: “Dove due o tre sono riuniti nel mio nome – dice Gesù – io sono in mezzo a loro”, e se invece di due o tre saremo centinaia di migliaia, come a Lisbona, certamente Lui non farà mancare la sua presenza».