Toscana

Il Papa agli islamici: nessuna offesa

Il Papa è “veramente rammaricato” per le reazioni sucitate nel mondo islamico dal discorso pronunciato all’Università di Regensburg, che non voleva offendere i credenti musulmani. Ma non ha chiesto scusa, come da gran parte del mondo islamico si chiedeva, perché avrebbe significato dar ragione a chi critica quel discorso senza neanche averlo letto (come hanno ammesso i più). Il discorso, ha ripetuto il Papa, prima dell’Angelus di domenica 17 settembre, a Castel Gandolfo, come già aveva fatto il giorno precedente il Segretario di Stato card. Tarcisio Bertone con una dichiarazione ufficiale, è stato frainteso e quella citazione contro Maometto, inserita all’interno di un ampio discorso, non rappresenta il suo pensiero e il suo giudizio sull’Islam.

Davanti a circa tremila fedeli che avevano sfidato la pioggia, Benedetto XVI ha rimandato all’udienza generale di mercoledì per un bilancio del recente viaggio in Baviera, del quale ha comunque ringraziato Dio, per le “interiori consolazioni” che gli ha dato di vivere. Ma ha detto di dover subito aggiungere di essere “vivamente rammaricato per le reazioni suscitate da un breve passo” del discorso nell’Università di Regensburg, “ritenuto offensivo per la sensibilità dei credenti musulmani, mentre si trattava di una citazione di un testo medioevale, che non esprime in nessun modo il mio pensiero personale. Ieri il Signor Cardinale Segretario di Stato – ha proseguito il Papa – ha reso pubblica, a questo proposito, una dichiarazione in cui ha spiegato l’autentico senso delle mie parole. Spero che questo valga a placare gli animi e a chiarire il vero significato del mio discorso, il quale nella sua totalità era ed è un invito al dialogo franco e sincero, con grande rispetto reciproco”. E’ significativo che la Sala Stampa Vaticana si sia affrettata a mettere on line questa premessa all’Angelus, oltre che nel testo italiano, anche nelle traduzioni francese e inglese.Le parole del Papa sono state più volte interrotte, molto calorosamente, dagli applausi dei presenti, che sembravano voler esprimere particolare vicinanza al Papa oggetto di attacchi e critiche non solo dal mondo musulmano.

GIORNALI DIOCESANI: MESSAGGIO DI SOLIDARIETÀ A BENEDETTO XVI I direttori e i collaboratori dei giornali diocesani della Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), riuniti a Siracusa per un master d’aggiornamento, hanno diffuso venerdì 22 settembre il testo del messaggio rivolto a Benedetto XVI dopo le reazioni alla lezione da lui tenuta il 12 settembre all’università Regensburg. I settimanali della Fisc, si legge nel messaggio, “esprimono solidarietà e vicinanza al Santo Padre Benedetto XVI e per lui pregano in questi giorni difficili nei quali è fatto bersaglio di manifestazioni ostili e di minacce dopo la sua illuminata lezione all’università di Regensburg. In realtà il Papa è stato male interpretato anche a causa delle superficiali semplificazioni operate dai media e delle strumentalizzazioni di certi ambienti. Di fronte alle violente contestazioni venute al Santo Padre da una parte del mondo islamico, ci hanno sorpreso i troppi silenzi in Europa, nonché le banalizzazioni operate da alcuni giornali. Affermando che “Non agire secondo ragione è contrario alla natura di Dio”, Benedetto XVI ha indicato il punto focale del dialogo culturale di oggi a livello planetario. Dialogo, da una parte, con il laicismo occidentale che esclude la fede dalla ragione, e – dall’altra – con quei settori del mondo islamico che escludono la ragione dalla fede. Stimolati dalla lezione del Santo Padre, noi giornalisti cattolici, impegnati a diffondere una cultura ispirata ai valori cristiani nella pubblica opinione, ci impegniamo sulla strada del dialogo tra le culture nel solco della ragionevolezza della fede”. Lo speciale sul viaggio del Papa nella sua Baviera Visita in Germania (9-14 settembre 2006): tutti i discorsi di Benedetto XVI Il Papa e l’Islam. Dialogo o silenzio? Il Papa e l’Islam: reazioni che lasceranno ferite

BENEDETTO XVI: SUPERARE OGNI FORMA DI ODIO E DI VIOLENZA; FRAINTESE LE MIE PAROLE SULL’ISLAM