Italia

In Russia sulle tracce di La Pira

Rientrata a Firenze dal viaggio-pellegrinaggio in Russia la delegazione dell’Opera per la gioventù «Giorgio La Pira». A Mosca è stata ospite dell’università Mgimo per le relazioni internazionali e a San Pietroburgo delle comunità cattolica e ortodossa.

I primi «ponti» di dialogo dell’Opera risalgono agli anni ’80 con Pino Arpioni che promosse gli scambi internazionali giovanili al Villaggio La Vela, presso Castiglion della Pescaia.

Nella sede dell’Opera, in via Gino Capponi, il presidente Gabriele Pecchioli, presente Giorgio Giovannoni, ci mostra il fitto calendario degli incontri realizzati a Mosca e a San Pietroburgo.

Il primo è stato con l’associazione «Common cause». Spiega Pecchioli: «Ci è stata indicata dal Patriarcato della Chiesa Ortodossa come il punto di riferimento per gli scambi culturali giovanili. È una struttura laicale, che si occupa di educazione dei giovani e fa attività analoghe alle nostre. Ha diversi contatti con l’estero. Il responsabile di questi rapporti è Mikhail Arteev. Il loro impegno nasce dalla consapevolezza della grande necessità oggi a livello sociale, nella società russa, di trovare occasioni di incontro per i giovani, di educazione per i bambini, gli adolescenti».

Nel Monastero di San Danilov, sede del Patriarcato della Chiesa Ortodossa Russa, al Dipartimento delle relazioni estere c’è stato un cordiale quanto proficuo incontro, in italiano, con padre Igor Vhyzanov, segretario per i rapporti intercristiani. È seguita una visita alla Nunziatura apostolica della Santa Sede e un lungo colloquio con mons. Antonio Mennini.

«Abbiamo sperimentato una grande consonanza, una comunione spirituale che ci ha molto incoraggiato anche per i giorni successivi», dice Gabriele Pecchioli.

Una novità l’incontro alla Duma, il parlamento russo, con Segheij A. Popov, presidente del Comitato per le Organizzazioni pubbliche e religiose e con il deputato designato ai rapporti internazionali con l’Italia. «Ci ha hanno fatto tantissime domande.Volevano capire come operano nel concreto associazioni come la nostra», ricorda Pecchioli.

Giorgio Giovannoni ci racconta di un lunga seduta negli anni ’80, sempre alla Duma, proprio quando era nella fase di discussione la legge sulla libertà religiosa in Unione Sovietica.

Particolarmente confidenziale l’incontro all’Università Mgimo, che fa capo al Ministero degli esteri. I giovani dell’ Opera si sono incontrati con il prof. Loginov, vice rettore, con la preside del Dipartimento diplomatico, Tatiana Zonova. Era presente anche Evghenij Silin, direttore dell’Aeac.

Non meno intense le giornate a San Pietroburgo tra occasioni culturali e colloqui al Seminario cattolico e con le comunità cattoliche e ortodosse. Particolarmente festosa l’accoglienza alla Parrocchia di Santa Caterina, dove con suor Isabel c’erano alcuni dei giovani già ospiti negli anni scorsi al «seminario internazionale» al Villaggio La vela.

Nella città di Puskin la visita alla splendida  cattedrale di San Teodoro, ormai quasi completamente restaurata, dopo i bombardamenti della guerra, e l’ incontro con padre Markel Vetrov, neo vescovo nominato ausiliare del Metropolita di San Pietroburgo. Allievo del Metropolita Nikodim, che fu uomo di larghe vedute ecumeniche, il vescovo Markel, docente all’Accademia teologica, ha confidato a Gabriele Pecchioli di aver trovato, alla fine degli anni ’80, nell’incontro con Pino Arpioni, uomo di poche parole ma concreto, «un altro padre spirituale».

G.S.

(dal n. 14 dell’8 aprile 2007)