Cultura & Società

La nuova stagione dell’Opera di Firenze

Nella Sala degli Elementi di Palazzo Vecchio il sindaco Dario Nardella ha riconfermato come si stia realizzando il suo programma elettorale di «rafforzamento delle politiche culturali, rilancio del parco delle Cascine e riqualificazione del teatro dell’Opera» grazie proprio a quanto viene programmato in quella che sempre più deve diventare un luogo per i fiorentini. Nardella sarà alla guida del Consiglio di Indirizzo, entità che sostituisce quello di Amministrazione (poiché con la legge 112 sarà solo il sovrintendente ad avere potere di amministratore unico) e questo rende molto felice il Commissario straordinario Francesco Bianchi, che sarà presumibilmente il futuro sovrintendente dopo l’insediamento del Consiglio l’11 luglio. Ma lo rende felice soprattutto perché sarà una garanzia di impegno da parte anche del Comune quando il teatro passerà all’amministrazione ordinaria.

Bianchi è ottimista, ha parlato di necessità di fare una programmazione triennale per «permettere anche una gestione integrata del Comune», il tutto in una logica di una «gestione che non lascia spazio agli sprechi» e che quindi comprende anche «usare il teatro il più possibile». Le vendite dei biglietti online «sono cresciute dal 14 al 19% in tre mesi», ha detto Bianchi, che auspica che entro il 2016 si arrivi ai livelli di utilizzo della biglietteria online come nel resto del mondo.

A Gianni Tangucci, consulente artistico, ha spettato la presentazione del cartellone, molto ricco e vario, che parte a settembre con un’opera di Wolf Ferrari mai eseguita a Firenze (Il Campiello) per snodarsi con moltissimi appuntamenti fino al 19 aprile 2015. Alcuni concerti saranno in collaborazione con gli Amici della musica di Firenze, altri con il Conservatorio «Cherubini» di Firenze, con la Scuola di musica di Fiesole e con l’Associazione «Venti Lucenti», quest’ultima ormai da anni depositaria degli spettacoli dedicati alle scuole.

Tanti i titoli interessanti: da Cavalleria Rusticana di Mascagni, a Falstaff di Verdi, I Puritani di Bellini, Dido and Aeneas di Purcell, Brundibar di Krasa, Pollicino di Henze per le opere; bacchette di fama come Zubin Mehta, Pietari Inkinen, Daniele Gatti, Daniel Oren, Leonidas Kavakos sul podio di tanti concerti; solisti come il violoncellista Pablo Fernandez, il pianista Giuseppe Albanese, il pianista e direttore Xu Zhong.

Commemorazioni importanti, come il concerto in memoria di Claudio Abbado, quel Requiem di Verdi che lui stesso avrebbe dovuto dirigere l’anno scorso, ma anche quello in ricordo di Sergio Sablich, che nell’allora Teatro Comunale tanto ha organizzato lasciando un marchio importante. Fra le altre cose Sablich dirigeva l’ufficio manifestazioni collaterali, che ha ripreso vita sotto la guida di Giovanni Vitali, che ha programmato incontri con il pubblico, ha ripristinato le lezioni-concerto degli orchestrali del Maggio nelle scuole, farà corsi di formazione per insegnanti e anche concerti di ricordo di grandi interpreti legati al Teatro: il compleanno di Rolando Panerai, una mostra fotografica e un convegno per ricordare Abbado e una mostra dei costumi di Fedora Barbieri nel decennale dalla scomparsa.

Anche il 150° anniversario di Firenze capitale verrà ricordato con una serata che metterà in scena il III atto di Lucia di Lammermoor di Donizetti e il III e IV atto di Ernani di Verdi. Non mancherà la danza, per fortuna. Grazie a Firenze Danza by Mag.Da., con Davide Bombana in qualità di direttore artistico, non solo ci saranno balletti (Punto d’azione su musiche di Ennio Morricone, Les 4 saisons e Le jeune homme et la mort su musica di J.S. Bach, che vede il ritorno di Alessandra Ferri, nonché interventi coreografici in Cavalleria rusticana, in Dido and Aeneas e altri spettacoli), ma anche per le scuole verrà ripresa l’attività equivalente alle lezioni-concerto, che avrà il titolo di Sulle punte con Mag.Da.