Toscana

LIBIA, VESCOVI DEL NORD AFRICA: NO ALLA GUERRA, FACCIAMO NOSTRO APPELLO DEL PAPA

Rabat (Agenzia Fides) – “I Vescovi dell’Africa del nord (Marocco, Algeria, Tunisia, Libia), che si trovano di fronte a processi di evoluzione storica che riguardano i Paesi arabi e specialmente il Maghreb, desiderano riaffermare il loro pressante appello al fine di trovare a questo doloroso conflitto, una soluzione giusta e degna per tutti. Per questo si uniscono all’appello lanciato da Papa Benedetto XVI, domenica 27 marzo” afferma un comunicato inviato all’Agenzia Fides, firmato da mons. Vincent Landel, Arcivescovo di Rabat (Marocco) e Presidente della CERNA (Conférence Episcopale des Régions du Nord de l’Afrique).I Vescovi della CERNA riconoscono che nei recenti avvenimenti che si sono verificati nei Paesi del Maghreb vi è “una rivendicazione legittima di libertà, di giustizia e di dignità, in particolare da parte delle giovani generazioni. Questa rivendicazione si traduce nella volontà di essere riconosciuti cittadini responsabili, aventi la possibilità di trovare un lavoro che permetta loro di vivere decentemente, escludendo ogni forma di corruzione e di clientelismo”.“Oggi – continua il comunicato – questo vento di cambiamento attraversa la Libia. E noi ci uniamo in maniera particolare ai nostri fratelli Vescovi di Tripoli e di Bengasi, e a tutte le popolazioni del Paese”.Anche i Vescovi del Nord Africa riaffermano l’opposizione alla violenza ed alla guerra: “Sappiamo che la guerra non risolve niente e, quando scoppia, è altrettanto incontrollabile quanto l’esplosione di un reattore nucleare! Le prime vittime sono sempre i più poveri e i più svantaggiati. Inoltre, che lo vogliamo o no, la guerra nel Vicino Oriente, ed ora nel Maghreb, sarà sempre interpretata come ‘una crociata’. E questo avrà conseguenze inevitabili sulle relazioni conviviali che cristiani e musulmani hanno intrecciato e continuano a intrecciare nel quotidiano”.I Vescovi della CERNA chiedono una mediazione diplomatica e lanciano un appello all’aiuto umanitario. “Preghiamo l’Altissimo perché ispiri i responsabili delle nazioni a trovare il cammino che conduce verso la Giustizia e la Pace” conclude il comunicato.